Nokia porta a termine l’acquisizione totale di Alcatel-Lucent, rilevando il 100% delle azioni della multinazionale franco-statunitense, dopo il takeover annunciato ad aprile del 2014 e l’integrazione che risale ai primi giorni del 2016.
La mossa è stata decisa al fine di eliminare i costi successivi all’acquisizione, per la quale la casa finlandese ha sborsato 15,6 miliardi di euro: il risparmio che deriverà dall’acquisizione totale sarà pari a 1,2 miliardi di euro entro la fine del 2018.
In seguito all’integrazione della ex Nokia Siemens Networks, la cessione del ramo d’attività Nokia Devices & Services, la vendita di Here e l’acquisizione di Alcatel-Lucent, Nokia è diventata un’azienda completamente focalizzata sulle attrezzature di rete e la tecnologia mobile. La celebrazione del primo giorno di operazioni combinate, il 14 gennaio, ha segnato il punto di arrivo di mesi di preparazione da parte dei team di Nokia e Alcatel-Lucent, che da quel momento hanno iniziato a lavorare fianco a fianco.
Proprio a gennaio risaliva la proposta agli azionisti di Alcatel-Lucent dell’acquisizione dell’intero capitale del gruppo franco-americano, con la telco che possedeva l’80% di Alcatel-Lucent: il concambio previsto dall’offerta avanzata allora per il restante 20% rimaneva invariato rispetto a quello dell’operazione conclusa: 0,55 azioni Nokia per ogni azione Alcatel-Lucent. “Con l’operazione chiusa e l’integrazione delle due compagnie che va avanti – spiegava l’ad di Nokia, Rajeev Suri – siamo fermamente convinti che cedere le proprie quote sia nel migliori interesse degli azionisti restanti di Alcatel-Lucent“.
Nokia insieme ad Alcatel-Lucent offre un portafoglio end to end completo di prodotti e servizi, conta 104.000 dipendenti e cinque divisioni: Mobile Networks, Fixed Networks, Ip/Optical Networks, Applications & Analytics e Nokia Technologies. L’integrazione del gruppo franco-americano permette a Nokia di unire la sua lunga esperienza nel settore R&D con il prezioso know-how degli storici Bell Labs.
Nokia calcola che il mercato potenziale per i prodotti che ora può offrire insieme ad Alu è dopo l’integrazione di circa il 50% maggiore del mercato cui poteva rivolgersi da sola, con un valore che passava da 84 miliardi di euro a 130 miliardi e un tasso di crescita composito stimato di circa il 3,5% nel periodo 2014-2019.