Il nostro Paese non può fallire la sfida digitale, la posta in gioco è altissima: un aumento di 10 punti del tasso di densità digitale può generare un incremento del Pil dell’1,8 % entro il 2020. Per raggiungere questo obiettivo è necessario che sia il settore pubblico sia quello privato si rinnovino profondamente per assicurare competitività ed attrattività del Sistema Italia. La sfida che deve affrontare il mondo pubblico è quella di focalizzare le risorse sulle priorità, convergere su piattaforme abilitanti e realizzare i progetti individuati in tempi certi e accelerati, favorendo e velocizzando lo switch-off dei servizi analogici a digitali. Nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato possono portare ulteriori risorse ed energie al cambiamento e fondarsi sulla condivisione del valore generato.
Alle grandi aziende, che hanno competenza e risorse, è chiesto un cambio di marcia portando la trasformazione digitale al centro dell’agenda della leadership, quale prospettiva fondamentale per la crescita e il miglioramento della competitività. La trasformazione deve coinvolgere anche le Pmi, fondamentali nel nostro tessuto economico e sociale. È qui determinante adottare un approccio di sistema, che valorizzi le eccellenze espresse dei nostri distretti e dal made in Italy, migliorando la capacità di crescere e competere su mercati globali anche attraverso rinnovati modelli operativi abilitati da piattaforme digitali di filiera. Il contesto macro economico e la competizione rafforza un senso d’urgenza che deve essere fatto proprio dalla leadership del nostro Paese.