Il Ceo di Uber, Dara Khosrowshahi, è convinto che la sua scommessa pagherà moltissimo. In un evento che si è tenuto ieri a San Francisco l’azienda ha presentato la nuova versione della sua app, in pratica l’unico sportello al quale gli utenti accedono, e in cui è stata aggiunta una serie di opzioni per gli spostamenti tra le quali il trasporto pubblico.
Il nuovo design dell’app secondo il Ceo di Uber ha l’obiettivo di renderla “il sistema operativo per la vostra vita di tutti i giorni”. Oggi gli utenti possono andare su app come Google Maps o Mappe di Apple per avere informazioni sul trasporto pubblico. Khosrowshahi però spera di vincere la sua scommessa e spostarli su Uber. La sua strategia è costruire un’esperienza simile a quella che Amazon ha creato per la ricerca di prodotti, consentendo agli utenti di spostarsi attraverso le funzioni di ricerca e di acquisto su una sola piattaforma.
La riprogettazione mette insieme anche le app di Uber per il trasporto e quelle per la consegna di cibo, potenzia nuove modalità di trasporto come gli scooter e aggiunge funzionalità di sicurezza. Un paio di giorni fa la principale rivale di Uber, Lyft, ha ottimizzato la sua app per rendere più semplice il passaggio da una modalità di trasporto all’altra.
Le modifiche saranno subito evidenti non appena gli utenti apriranno l’app. Agli utenti verrà infatti richiesto di scegliere se cercare passaggio od ordinare cibo, oppure saltare direttamente nella schermata delle mappe. Uber ha detto che lancerà anche un nuovo programma di premi per i clienti che richiedono consegne di cibo frequenti e renderà più semplice per i conducenti capire quanto guadagneranno dai loro viaggi.
La riprogettazione arriva in un momento di profondo scetticismo degli investitori sul percorso a lungo termine della società: l’idea della redditività appare molto remota perché le perdite aumentano anche se la crescita rallenta. Il titolo dell’azienda ha perso circa un quarto del suo valore negli ultimi tre mesi e Khosrowshahi ha detto che Uber capisce che “i mercati vogliono crescere, ma “non vogliono crescita a tutti i costi”.
Uber sta anche contestando una legge della California recentemente approvata che la costringerebbe a trattare i conducenti delle auto come suoi dipendenti piuttosto che come appaltatori. Uber sostiene che dovrebbe essere esente dalla legge perché i suoi driver sono al di fuori del “normale corso della sua attività”, descrivendo il suo servizio come “una piattaforma tecnologica per diversi tipi di mercati digitali”. Mettendo assieme i vari servizi di consegna in un’unica app potrebbe aiutare a sostenere questa tesi.