Il consiglio d’amministrazione di Acotel ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e consolidato 2013. Nel corso del 2013 il gruppo ha conseguito ricavi per circa 120 milioni di euro, in aumento del 21% rispetto ai circa 99 milioni di euro dell’esercizio 2012. “Tale andamento – spiegano dall’azienda – è riconducibile principalmente ai ritorni degli investimenti pubblicitari sostenuti nel corso dell’esercizio, e in quello precedente, e alla diversa metodologia di contabilizzazione dei ricavi adottata in alcuni Paesi in cui opera il Gruppo a seguito dei cambiamenti introdotti nei contratti che regolano l’erogazione dei servizi al consumatore finale”.
Con riferimento alla redditività, il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato si è attestato a circa -2,3 milioni di euro (+1,1 milioni nel 2012). Al netto degli ammortamenti (4,3 milioni), della svalutazione dell’avviamento (1,7 milioni) e delle svalutazioni di attività non correnti (0,2 milioni), il Risultato Operativo (Ebit) è negativo per 8,5 milioni (-3,5 milioni nell’esercizio precedente). Per effetto della gestione finanziaria (+0,4 milioni), della stima delle imposte (2,3 milioni) e del risultato di pertinenza di terzi (+0,2 milioni), il risultato netto consolidato è negativo per circa 10,6 milioni (-6,1 milioni nel 2012).
“La marginalità complessiva del Gruppo – spiegano dall’azienda – è risultata fortemente penalizzata dai risultati operativi negativi consuntivati dalla Noverca S.r.l. e dalla Noverca Italia S.r.l. nell’area di business Acotel Tlc, dagli investimenti in risorse umane e tecnologiche necessarie per completare e promuovere l’offerta commerciale dell’area di business Acotel Net, con particolare riferimento ai servizi Energy che consentono di misurare i consumi energetici (elettricità, gas, acqua) al fine di controllare l’efficienza di utilizzo degli impianti, ottimizzare i consumi e ridurre i costi e dagli ingenti investimenti pubblicitari (19,3 milioni di euro rispetto ai 15,8 milioni di euro del 2012) sostenuti nell’area di business Acotel Interactive per acquisire clienti in nuove aree geografiche e promuovere i nuovi servizi, dedicati in particolare agli utilizzatori di smartphone”. Ora il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013 sarà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea degli azionisti il 24 aprile.
“Durante la riunione del Consiglio d’amministrazione – si legge in una nota – il presidente e amministratore delegato Claudio Carnevale (nella foto) ha indicato come il gruppo sia, al termine del percorso di profonda ristrutturazione in cui è stato impegnato negli ultimi anni, posizionato per competere con successo in diversi settori”. “Nell’ambito delle Tlc, e in particolare nel settore dell’internet delle cose, Acotel presidia oggi l’intera catena del valore, progettando e producendo propri devices, sviluppando internamente il firmware e il software necessario, in modo da non dover riconoscere royalty a terzi, ma soprattutto detenendo, attraverso Noverca, la Sim che rappresenta l’elemento abilitante imprescindibile – continua il comunicato – Proprio Noverca, grazie agli investimenti in infrastrutture e sviluppo, è oggi in grado di abilitare chiunque intenda diventare Mvno: potenzialmente un numero consistente di soggetti costituito non da operatori alternativi a quelli infrastrutturati, ma da grandi gruppi retail che vedono nella Sim un sistema di fidelizzazione complementare al proprio core business. Alcuni di essi sono già in contatto con Acotel e si ritiene possano essere operativi nei prossimi mesi”.
“Ma la novità di maggior rilievo – continua la nota – risiede nella proposizione commerciale sviluppata dalla divisione Acotel Net nell’ambito dello smart metering e del controllo energetico, basata su devices altamente performanti ma che si installano in pochi secondi e senza l’intervento di tecnici specializzati. Questa semplicità funzionale sta permettendo alla divisione Net di accreditarsi con successo, a livello internazionale, presso clienti che gestiscono una molteplicità di uffici sparsi sul territorio, come banche, poste, catene commerciali, alberghiere e grandi centri commerciali”.