Massimo Mazzocchini, già responsabile in Nokia Siemens Networks Italia del customer team di Telecom Italia, è il nuovo Country Director dell’azienda specializzata in apparati di rete. Mazzocchini prenderà il posto di Maria Elena Cappello, appena entrata nel Cda di Sace, che lascia l’incarico a fine mese per nuove sfide professionali. Secondo fonti sindacali, Mazzocchini è già operativo.
Massimo Mazzocchini è un manager di lungo corso di Nsn, dove lavora da 12 anni. Dal 2011 è a capo del customer team di Telecom Italia di Nokia Siemens Networks, con la qualifica di Head of Customer Business Team Italy & CT Telecom Italia, dopo aver ricoperto dal 2010 al 2011 l’incarico di responsabile Customer Team di Telecom Italia. In precedenza, dal 2007 al 2010, è stato Senior Account Manager. Prima della fusione con Nokia, Mazzochini ha ricoperto il ruolo di Account Manager in Siemens Networks dal 2003 al 2007 e Program Manager sales di Siemens Icn dal 2001 al 2003.
Sarà compito di Mazzocchini gestire la crisi in cui versa Nokia Siemens Networks Italia, dove non più tardi di un anno fa è stato varato un piano che prevede la cigs a rotazione per 445 dipendenti e la mobilità volontaria per 349, al quale hanno aderito soltanto 147 persone. Sull’azienda, che in Italia ha la sede principale a Cassina De’ Pecchi, pesano la crisi del settore Tlc e in particolare la concorrenza di Huawei, per la quale soffrono anche gli altri competitor europei Ericsson e Alcatel Lucent. Nel gennaio del 2012 Nsn ha annunciato il taglio di 17mila dipendenti, il 23% del personale globale formato da 74mila persone.
In Italia il personale, che fino a qualche mese fa era di 1.100 dipendenti, è ridotto a circa 650 persone.
La joint venture fra Nokia e Siemens è in via di scioglimento. Nokia sarebbe propensa a mantenere in vita il business delle reti, mentre Siemens starebbe cercando, per ora senza successo, acquirenti interessati a rilevare le quote detenute nella joint venture.
Voci di un possibile avvicendamento di Maria Elena Cappello al vertice di Nsn Italia circolavano da qualche tempo, nel quadro di un nuovo giro di vite che l’azienda avrebbe deciso di mettere in campo, per un ulteriore contenimento della spesa di un miliardo di euro, con il taglio di posizioni dirigenziali in Europa e Sud America.