L'AUDIZIONE ALLA CAMERA

Nuove frequenze per il 5G? Patuanelli apre all’ipotesi

Il ministro per lo Sviluppo economico: “Sul tavolo del ministero anche la revisione dell’uso dello spettro 570- 960 Mhz”. A breve il decreto per indennizzare i broadcaster locali

Pubblicato il 09 Ott 2019

stefano-patuanelli

Nuove frequenze per il 5G. Il ministro per lo Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, in audizione alla Commissione Trasporti della Camera sulle strategie del suo ministero ha annunciato che “fra i temi più rilevanti in discussione c’è la possibile individuazione di nuove bande di frequenza da destinare al servizo mobile” e “la revisione dell’uso dello spettro di banda 570/960 MHz”.

L’architettura delle reti 5G pone il tema della sicurezza al centro, reti che presentano molti aspetti di vulnerabilità – ha spiegato il ministro – L’obiettivo del ministero è quello di garantire i più ampi standard di sicurezza cibernetica lasciando però gli operatori nelle condizioni di poter operare”.

“Il Mise -ha proseguito – ha creato tutte le condizioni per il prossimo lancio commerciale dei servizi 5G, prestando una particolare attenzione alla tutela degli interessi strategici nazionali attraverso una normativa ad hoc che garantisca la sicurezza delle nuove reti e che in questa fase abbiamo il compito di renderla pienamente operativa in tempi rapidi”.

Inoltre il ministero a breve predisporrà, previa consultazione nell’ambito del tavolo TV 4.0, il dm interministeriale che difinisce le regole e le procedure per indennizzare gli operatori di rete televisivi locali che dovranno perdere il loro diritto d’uso delle frequenze per consentire il passaggio al 5G. “Siamo pronti ad affrontare la procedura di gara per selezionare gli operatori di rete più efficienti che dovranno mettere a disposizione la capacità trasmissiva ai fornitori di servizi mediaudiovisivi locali – ha spiegato – Questi saranno a loro volta selezionati con altri bandi di gara nelle aree tecniche individuate da parte dell’Agcom”.

Focus anche sullo switch off. “Un tassello fondamentale dello switch off alle porte è rappresentato dalla necessità di assicurare che le fasce deboli della popolazione siano messe nelle condizioni di fruire della nuova tv digitale – ha ricordato – La legge di Bilancio 2019 ha stanziato 151 milioni di euro in favore dei cittadini con Isee di fascia 1 e 2 per l’acquisto di decoder. Il decreto attuativo, in fase di finalizzazione, prevede di erogare i contributi fino a 50 euro immediatamente utilizzabili sin dalle festività natalizie”.

Patuanelli ha ricordato come la misura avrà durata tre anni e sarà accompagnata da una campagna di sensibilizzazione. “E’ mio intendimento – ha aggiunto – richiedere in legge di Bilancio un nuovo finanziamento della misura per allargare la platea dei beneficiari”.

Il ritardo del piano sulle aree bianchee

“E‘ evidente il ritardo che sta registrando la copertura in fibra nelle aree bianche, quelle a fallimento di mercato”, ha detto il ministro.

“E’ necessario – ha spiegato l’esponente del Governo giallorosso- accelerare la creazione di una rete nazionale che assicuri al paese una rete inclusiva. E’ attualmente in fase di realizzazione il piano di Open Fiber che si è aggiudicata tutti e tre i lotti e il piano ha registrato alcuni rallentamenti dovuti alle autorizzazioni e ai permessi”. Nonostante il Mise stia esercitando un’azione di persuasione nei confronti delle amministrazioni locali per snellire le procedure, “Si deve fare di più – ha detto – e si deve trattare di uno sforzo corale di tutti i soggetti coinvolti. Non aiuta Open Fiber nell’opera di realizzazione della banda ultralarga nelle aree bianche mentre la strategicità di quanto sta facendo è evidente”.
Il Mise così cerca di trovare una soluzione per recuperare il gap. Da un lato stabilisce l’avvio di “un programma speciale per le amministrazioni locali per standardizzare e snellire i processi di autorizzazione e snellire le procedure di collaudo di Infratel”. Dall’altro, con l’obiettivo di favorire la domanda di fibra nelle aree così dette grigie, quelle in cui la copertura in fibra non è omogenea e conveniente come quelle nere il Ministero dello Sviluppo economico, pensa a dei voucher. Questi saranno indirizzati a famiglie bisognose, scuole e centri per l’impiego.

Per il sostegno alla “domanda nelle aree grigie – ha concluso Patuanelli – secondo la stima di Infratel, servirebbero 5,1 miliardi, ne abbiamo 3,3 quindi è un progetto sfidante ma non impossibile. Pensiamo anche a dei voucher per il sostegno alla domanda come nel Regno Unito e in Grecia per le famiglie a basso reddito, le scuole e i centri per l’impiego per complessivi 1,3 miliardi di euro”.

Infine, per quel che riguarda la sicurezza cibernetica, a nome del Mise, il Ministro ha concluso: l”impegno sul fronte della sicurezza cibernetica è massimo, ma il nostro approccio è di assicurare la più ampia protezione degli interessi nazionali con il minimo sacrificio degli interessi di natura commerciale”.

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