TRASPORTI

Nuove regole per Uber, la palla in mano al governo

Via libera dal Senato al ddl Concorrenza: delega a Palazzo Chigi per intervenire sul settore del trasporto pubblico non di linea. Il realtore Tomaselli (Pd): “Cogliere l’opportnità del digitale”. Decisivi i decreti legislativi: il Mise pronto al confronto con tassisti e Ncc

Pubblicato il 03 Mag 2017

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Toccherà al governo riscrivere le regole del trasporto pubblico non di linea. Il Senato, nel testo del ddl Concorrenza approvato con 158 sì e 110 no (il governo ha posto la fiducia), ha dato delega al Palazzo Chigi per intervenire sull’adeguamento dell’offerta alle nuove tecnologie, al contrasto dell’abusivismo e alla promozione della concorrenza.

Sul tema della regolamentazione delle nuove piattaforme digitali del settore (come Uber e MyTaxi) fonti del Mise confermano che i decreti legislativi saranno decisivi e che c’è un’apertura al dialogo e al confronto con il mondo dei tassisti e degli Ncc da parte del ministero e dello stesso ministro Carlo Calenda. Il metodo del confronto caratterizzerà infatti la fase di stesura dei decreti delegati.

“Abbiamo inserito una delega al Governo ad attuare, da qui ai prossimi mesi, una riforma organica del settore del trasporto pubblico non di linea: un tema complesso, molto discusso, di grande impatto sulla vita dei cittadini e delle città – spiega il relatore Salvatore Tomaselli (Pd) – Nel merito penso sia maturo il tempo per una regolamentazione moderna e efficiente di un comparto nel quale il ruolo principale e fondamentale è affidato al servizio taxi e così sarà ancora in futuro. Sarebbe, tuttavia, ipocrita non cogliere le novità del tempo che derivano dall’affermazione, sempre più significativa nella vita quotidiana di ognuno di noi, dei sistemi digitali e quindi delle applicazioni web”. Nella delega, ricorda ancora, “sono previsti parametri e principi a cui il Governo dovrà attenersi, che dovrà portare, da qui ai prossimi mesi, a regolare in termini moderni ed efficienti questo così complesso settore della vita quotidiana di tutti noi, coinvolgendo gli operatori a tutti i livelli”.

Il ddl Concorrenza stabilisce che per favorire l’utilizzo di trasporti pubblici, le regioni dovranno prevedere l’obbligo di fornire agli utenti un servizio di biglietteria telematica accessibile mediante sito web dedicato. I concessionari e i gestori di servizi di linea di trasporto passeggeri su gomma o rotaia e di trasporto marittimo, inoltre, dovranno informare i clienti delle modalità di accesso alla carta dei servizi e delle modalità per fruire di rimborsi e indennizzi. Novità anche per il servizio Ncc: oltre che con autovetture, motocarrozzette, veicoli a trazione animale potrà essere svolto anche per mezzo di velocipedi.

Intanto le associazioni nazionali dell’Artigianato (Cna-Fita, Confartigianato, SNA Casartigiani) della Cooperazione (Legacoop Servizi, Federlavoro e Servizi/Confcooperative), e del Commercio (Silst/Confcommercio) si rendono sin d’ora disponibili ad un confronto aperto e senza pregiudizi per una riforma condivisa, nell’interesse degli utenti e dei vettori professionali: Taxi e Ncc Auto a salvaguardia della sicurezza dell’utenza e della mobilità sostenibile. Le associazioni auspicano la definizione di un quadro normativo “volto a salvaguardare le imprese e gli investimenti, valorizzi gli esempi virtuosi a livello locale e non favorisca strumentalmente coloro che hanno interesse a creare inutili tensioni a detrimento e danno dell’immagine di un comparto vitale ed importante nella mobilità delle persone nelle nostre città e nel Paese. Un settore economico, come quello del Taxi e del Noleggio Con Conducente auto, deve potersi sviluppare e crescere in modo armonico con le moderne esigenze della mobilità, senza vuoti di governo come quelli alla base delle gravi tensioni che si sono sedimentate nelle principali città italiane e che rischiano, se irrisolte di bloccare, una riforma condivisa”.

I tassisti non mollano l’osso Uber e puntano il dito contro l’Antitrust che oggi è intervenuta nel processo Uber Black. “L’Antitrust ha deciso di costituirsi nella causa in corso contro Uber, al fianco della nota multinazionale americana. Non risulta che in passato sia accaduta cosa piu’ vergognosa a discapito di un servizio pubblico e a vantaggio di una potente multinazionale estera – evidenzia una nota di Uiltrasporti taxi, Fit-Cisl taxi, Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Usb e Fast-Confsal tpnl – Troviamo scandaloso, infatti, che un’authority sostenuta con i soldi dei contribuenti – continua la nota – spenda risorse pubbliche per difendere gli interessi di un gruppo privato, senza mai trovare una parola in favore di un fondamentale servizio pubblico come il taxi. Siamo ormai abituati a questi riprorevoli attacchi nei confronti della nostra categoria e anche questa volta la nostra risposta sara’ pronta. Infatti, domani alle 14 a Roma, davanti la sede dell’Antitrust in Piazza Verdi, saremo in presidio di protesta autorizzato per manifestare tutto il nostro sdegno – conclude amaramente la nota – nei confronti di chi risulta essere complice di una potenza economica con interessi del tutto diversi da quelli dei semplici lavoratori”.

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