Cisco ha recentemente ampliato e innovato il proprio portfolio di
soluzioni Data Center 3.0, specificatamente progettato per ridurre
i costi e la complessità legati all’infrastruttura IT, fornire
miglior supporto per la virtualizzazione del data center e
accrescere l’agilità aziendale nell’ottica di fornire
vantaggio competitivo.
Colonna portante di questo annuncio è la seconda generazione della
soluzione Cisco Unified Computing System, la quale è in grado
accelerare la virtualizzazione grazie alla distribuzione di
un’architettura ad elevate prestazioni che riunisce
l’elaborazione, la rete, l’accesso storage e le risorse di
virtualizzazione in un unico sistema efficiente dal punto di vista
energetico. L’introduzione di server di prossima generazione a
due e quattro socket all’interno del portfolio Unified Computing
System fornisce fino al 50% in più di potenza del processore,
prestazioni superiori del 300% e una memoria di 4 volte superiore
rispetto a quella standard, fornendo in questo modo la piattaforma
ideale per la maggior parte dei carichi di lavoro aziendali. Cisco
ha inoltre ampliato il portfolio Cisco Nexus presentando i nuovi
moduli di espansione Nexus 2248 e Nexus 2232, che forniscono al
data center una capacità 10-Gigabit Ethernet.
Grazie a queste importanti innovazioni, l’architettura data
center di Cisco è oggi in grado di offrire: capacità di
elaborazione di quattro volte superiore rispetto alla prima
generazione di server Cisco Unified Computing System; larghezza di
banda fino a 4 volte superiore tramite gli chassis esistenti
rispetto alla prima generazione di server Cisco Unified Computing
System
fino al 92% in meno di punti di gestione rispetto alle reti legacy;
fino al 30% in più di throughput delle applicazioni grazie a Cisco
Virtualized Interface Card; fino al 76% in più di consolidamento
del database grazie ai moduli di estensione di Cisco; fino al 10%
in meno di consumo energetico rispetto alle configurazioni simili
della concorrenza
Tutto ciò si traduce in una minore complessità
dell’infrastruttura e una significativa riduzione dei costi,
così come in una migliore agilità aziendale.
Cisco ha ampliato l’iniziativa Cisco Developer Network per
supportare le aziende che sviluppano interfacce piI (Application
Programming Interface) Ucs Manager Xml. Da oggi, gli sviluppatori
possono accedere a strumenti online, video per la formazione,
codice sorgente, forum dedicati alla comunità di sviluppatori e ai
laboratori Unified Computing System per lo sviluppo e per i
test.
Utilizzando le Api Xml di Ucs Manager, gli sviluppatori possono
accedere a numerose interfacce con oltre 9.000 parametri gestibili.
Cisco sta inoltre collaborando a stretto contatto con i principali
vendor di soluzioni per la gestione dei sistemi come ad esempio
Bmc, CA, HP, Microsoft e VMware per fornire soluzioni integrate con
il Cisco UCS Manager.
Grazie a questo approccio, che fornisce Api aperte, e alla
strategia di partnership, Cisco è in grado di indirizzare la
maggior parte di strumenti per il provisioning attualmente in
uso.
La nuova generazione di server a due socket Unified Computing
System M2 B-Series e C-Series si basa sul nuovo processore Intel
Xeon 5600. Caratterizzati da una capacità di elaborazione
superiore del 50% unitamente alla memoria ampliata e al networking
virtualization-aware di Cisco, i server di prossima generazione
offrono efficienza operativa senza precedenti.
I nuovi Cisco Unified Computing System B-series e C-Series a
quattro socket disponibili nel corso del terzo trimestre fiscale
2010 integrano il nuovo processore Intel Xeon® 7500, in grado di
operare tre volte meglio i sistemi tradizionali a 4 socket, con il
doppio della memoria e una larghezza di banda di nove volte
superiore. I nuovi server sono caratterizzati dall’architettura
innovativa di unified computing di Cisco e da una gestione
semplificata, e offrono un’alternativa affidabile ed economica
alla maggior parte di sistemi basati su Risc.
La nuova architettura Cisco Fex-link, integrata sia nei Cisco Nexus
che nei Cisco Unified Computing System Fabric Extenders, offre un
livello di accesso server aperto e flessibile che oggi supporta
qualsiasi fabric con 100Mb, 1Gb e 10Gb Ethernet, Fibre Channel
nativo così come FCoE (Fibre Channel over Ethernet), InfiniBand
over Ethernet, iScsiI e Nas. Cisco Fex-link semplifica la gestione
ed è attualmente supportata dal Cisco Unified Computing System e
dalla serie Cisco Nexus 5000, e a breve dagli switch della serie
Nexus 7000. Inoltre, nel corso del prossimo hanno, l’architettura
Fex-link permetterà al Cisco Unified Computing System di offrire
fino a 160GB di larghezza di banda per blade.
La nuova generazione di moduli di espansione Nexus 2248 e Nexus
2232 offrono ai manager IT maggiore flessibilità e scalabilità
per gli ambienti eterogenei e riducono il cablaggio di circa il
70%, l’alimentazione e il raffreddamento di circa il 30% e gli
investimenti di capitale fino al 40%.
I manager IT possono ridurre il consumo energetico del data center
di circa il 10% Unendo le attività di calcolo e le rete, sono
necessari meno componenti e le elevate prestazioni del sistema
permettono il consolidamento in pochi sistemi. L’unified fabric,
il flusso d’aria altamente efficiente e le Samsung 1.35 Dimms
riducono ulteriormente il consumo energetico. I chip di memoria
Dddr3 con processo produttivo a 40 nanometri di Samsung estendono
la scalabilità, l’efficienza e le prestazioni del sistema.
Cisco Ucs Manager permette di creare data center “green”: i
nuovi processori Intel della serie Xeon 5600 permettono una
migliore gestione dell’alimentazione delle Cpu sebbene i manager
IT siano restii nell’utilizzare soluzioni per il controllo
dell’alimentazione hardware-centric in quanto non danno
visibilità delle applicazioni che operano sull’hardware, e
perché potrebbero causare il rallentamento involontario delle
applicazioni critiche. Utilizzando Ucs Manager, gli amministratori
IT sono in grado di fissare policy energetiche e di raffreddamento
sugli Ucs Service Profile per il provisioning dei server. Grazie a
questa innovazione, lo staff IT può allocare intelligentemente il
consumo energetico in base ai requisiti dei carichi di lavoro, il
tutto semplicemente tramite la pressione di un tasto. I manager IT
possono implementare policy di gestione dell’alimentazione per
creare data center “green”, senza temere un impatto negativo
sulle applicazioni aziendali.
Il nuovo Cisco Nexus 1010 Virtual Services Appliance supporta gli
ambienti di virtualizzazione con prestazioni migliorate, elevata
disponibilità e servizi flessibili.
Il nuovo Cisco Mds 9148 Multilayer Fabric Switch è ottimizzato in
termini di spazio e alimentazione, con 48 porte 8Gb Fibre Channel
per ciascun rack, fornendo in questo modo una densità di larghezza
di banda senza precedenti. Il nuovo switch offre flessibilità agli
ambienti server virtuali, sicurezza e disponibilità di classe
aziendale, oltre che a modelli che vanno da 16 a 48 porte con
licenze su richiesta per l’aggiornamento a otto porte. Nuovi
uplink 8Gb Fibre Channel per l’accesso server sono stati aggiunti
ai Nexus della Serie 5000 e agli switch di interconnessione Ucs
6100.
I servizi Cisco: Cisco ha aggiornato il portfolio di Servizi di
Virtualizzazione per consentire alle aziende di adottare e
integrare con successo le proprie soluzioni data center, incluso il
Cisco Unified Computing System, in modo che possano beneficiare
immediatamente di tutti i vantaggi offerti dall’architettura Data
Center 3.0.
“Cisco è costantemente impegnata nell’offrire ai propri
clienti valore e innovazione architetturale, e allo stesso tempo
sta espandendo il proprio ecosistema di partner”, ha commentato
Soni Jiandani, vice president del gruppo tecnologico Cisco Server
Access and Virtualization. “Le innovazioni apportate al Cisco
Unified Computing System, tra cui l’espansione della memoria e le
schede Virtulized Network Interface Card, unitamente alla potenza
del processore Intel Xeon 5600 hanno reso questo sistema la
piattaforma di riferimento per l’utilizzo delle più importanti
applicazioni aziendali”.