At&t investirà 10 miliardi di dollari quest’anno nella divisione che si occupa di vendere servizi alle imprese globali, nel tentativo di svincolarsi almeno in parte dal mercato della telefonia, dove la concorrenza, soprattutto negli Stati Uniti, è sempre più agguerrita.
La strategia di At&t, intenzionata a spostarsi verso i servizi business e la pay tv, era apparsa chiara già lo scorso anno, quando aveva rilevato DirecTv per 49,5 miliardi di dollari. Il gruppo ha fatto sapere che i 10 miliardi di dollari, circa la metà del budget previsto per gli investimenti in conto capitale, saranno spesi per una serie di progetti, tra cui il network di connessioni via fibra in Messico e l’internet delle cose.
Secondo i dati del think tank americano Progressive Policy Institute, tra le società americane, At&t è quella che negli ultimi anni ha effettuato i maggiori investimenti: tra il 2012 e il 2014 ha speso 62 miliardi, contro i 46 della rivale Verizon e i 36 miliardi del colosso petrolifero ExxonMobil.
“Non abbiamo dato negli ultimi anni uno spaccato degli investimenti, ma se parliamo di investimenti attesi per circa 22 miliardi, quasi la metà di questi sarà destinata alle soluzioni integrate per le aziende a livello globale”, ha detto Steve McGaw, direttore marketing della divisione business di At&t.