Ancora un altro “blackout” dei social. E ancora una volta sono andate in tilt Whatsapp, Facebook e Instagram, le tre piattaforme della galassia Zuckerberg. Il down di domenica 14 aprile arriva a un mese esatto da quello del 13 marzo scorso considerato il più “lungo” della storia con 14 ore di disservizi.
Twitter la piattaforma su cui gli utenti di Europa, Stati Uniti e sud Est asiatico – le aree coinvolte dal nuovo down – si sono riversati per segnalare i malfunzionamenti che hanno fatto balzare gli hashtag #facebookdown, #whatsappdown e #instagramdown a trending topic del giorno.
Il down di marzo fu attribuito a una modifica nella configurazione del server. Anche questa volta si tratta di un problema tecnico? I dubbi iniziano a lievitare, anche in merito all’episodio di marzo in cui nessun alert era stato comunicato dalle tre piattaforme per avvisare gli utenti di eventuali malfunzionamenti. È davvero possibile pensare che “colossi” del genere non siano in grado di gestire operazioni di ordine tecnico senza mandare in tilt i sistemi? Oppure dietro c’è dell’altro? Fatto sta che a questo punto non si possono escludere cause “esterne”, a iniziare da attacchi di tipo hacker mirati a dimostrare falle nei sistemi e a causare danni enormi a Mr Zuckerberg che si aggiungono alle grane relative alla privacy e all’utilizzo dei dati degli utenti.