IL CASO

Nvidia-Arm, la Federal Trade Commission punta a bloccare il takeover

Dopo le indagini aperte dall’Antitrust britannico e dall’Unione europea, anche l’Autorità Usa avvia una procedura per bloccare l’operazione da 80 miliardi di dollari. “A rischio la capacità di creare tecnologie innovative in settori strategici”

Pubblicato il 03 Dic 2021

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La Federal Trade Commission degli Stati Uniti ha avviato una procedura per bloccare l’acquisizione di Arm (da oltre 80 miliardi di dollari) da parte di Nvidia. Il merger con il fornitore britannico di tecnologia per chip subisce così un ulteriore contraccolpo che si aggiunge alle già significative sfide normative che l’accordo sta affrontando a livello globale.

La Ftc ha affermato che il deal proposto darebbe a una delle più grandi società specializzate nella produzione di chip, dandole il controllo sulla tecnologia e sui progetti di elaborazione su cui i concorrenti si affidano per sviluppare i propri processori. Alcune aziende di semiconduttori come MediaTek e Broadcom hanno espresso sostegno per l’accordo. Ma altre aziende, a partire da Qualcomm, si sono opposte, temendo il fatto che Nvidia avrebbe l’opportunità di analizzare in anteprima le tecnologie chiave da cui dipende il comparto.

Le preoccupazioni del mercato

“Nessuno pensa che l’accordo si chiuderà”, ha detto Stacy Rasgon, analista di Bernstein, parlando con Reuters. D’altra parte, sottolinea l’agenzia di stampa, sono in molti ad aspettarsi che l’accordo naufraghi dopo aver suscitato numerose critiche da parte dell’intero settore dei chip, senza contare che i regolatori britannici hanno dichiarato il mese scorso che avrebbero avviato un’indagine approfondita sull’affare, che è anche sotto esame nell’Unione europea. Nello specifico, secondo la Competition & Markets Authority (Cma) si potrebbero profilare problemi di sicurezza nazionale oltre che di antitrust. La segretaria generale della Cma, Nadine Dorries ha spiegato che “Arm ha un posto unico nella catena di fornitura tecnologica globale ed è necessario valutare le implicazioni di questa transazione”.

L’attività di Arm, proprietà di Softbank, ha un valore strategico per il comparto: l’azienda concede in licenza la sua architettura di chip e i suoi progetti ai principali produttori di chip, tra cui Apple, Qualcomm e Samsung, ed è un elemento fondamentale nell’ecosistema globale di smartphone.

Nvidia ha affermato che “lavorerà per dimostrare che questa transazione andrà a beneficio del settore e promuoverà la concorrenza” mentre Arm ha rifiutato di commentare.

Il punto di vista della Ftc

In questo scenario, la Ftc, composta da due repubblicani e due democratici, ha votato 4-0 per approvare la mozione all’acquisizione. La Commissione ha affermato che “la fusione proposta darebbe a Nvidia la capacità e l’incentivo a utilizzare il suo controllo su questa tecnologia per indebolire i suoi competitor, riducendo la concorrenza e, in ultima analisi, diminuendo la qualità del prodotto e l’innovazione, generando prezzi più elevati e meno scelta, danneggiando i milioni di Americani che beneficiano dei prodotti basati sulla tecnologia Arm”.

La Ftc ha aggiunto che l’azienda nata dal merger “avrebbe i mezzi e gli incentivi per soffocare le tecnologie innovative di prossima generazione, comprese quelle utilizzate per alimentare data center e sostenere sistemi di assistenza alla guida nelle auto”.

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