I conti di Nvidia sono più che a posto, ma l’incertezza sull’operazione di acquisto di Arm fa scivolare il titolo in borsa. I colloqui con le autorità di regolamentazione per autorizzare la proposta di acquisizione da 40 miliardi di dollari della società britannica specializzata in semiconduttori, stanno infatti richiedendo più tempo del previsto.
Il braccio di ferro su Arm
Quindi, nonostante Nvidia, nel divulgare i propri risultati trimestrali abbia previsto entrate del terzo quarter superiori alle aspettative di Wall Street, gli investitori si sono concentrati sulle difficoltà incontrate nel processo di acquisto del vendor. Arm è stato a lungo un fornitore neutrale di tecnologia in tutto il settore dei chip, e i concorrenti di Nvidia come Qualcomm si sono opposti al fatto che un player di quella portata finisca direttamente nelle mani di un rivale.
In una dichiarazione, il direttore finanziario di Nvidia, Colette Kress, ha affermato che la società è ancora fiduciosa che l’accordo si chiuderà. “Sebbene alcuni licenziatari di Arm abbiano espresso preoccupazioni o si siano opposti alla transazione e le discussioni con i regolatori stiano richiedendo più tempo di quanto inizialmente pensato, siamo fiduciosi nell’accordo e che i regolatori dovrebbero riconoscere i vantaggi dell’acquisizione per Arm, i suoi licenziatari e l’industria”, ha dichiarato Kress.
Le azioni di Nvidia sono quindi scese del 2%, ma in seguito sono aumentate del 2,8% poiché i dirigenti hanno previsto prezzi di vendita più elevati per i chip dedicati al gaming durante una teleconferenza con gli analisti. “Molti investitori attribuiscono una bassa probabilità all’approvazione del deal. Se viene bloccato, penso che la cosa sarà accolta con un’alzata di spalle collettiva”, ha affermato Logan Purk, analista di Edward Jones.
Le performance finanziarie
La società ha stimato le entrate del trimestre in corso a 6,80 miliardi di dollari, contro le stime degli analisti di 6,53 miliardi di dollari. Nvidia ha anche superato le aspettative per le entrate del secondo trimestre con un aumento del 68% a 6,51 miliardi di dollari. I ricavi nel settore data center e gaming sono stati rispettivamente di 2,37 miliardi e 3,06 miliardi, battendo le stime degli analisti di 2,3 miliardi e 2,94 miliardi. La società ha dichiarato che l’utile rettificato del secondo trimestre è stato di 1,04 dollari per azione, rispetto alle stime di 1,01.