L’OUTLOOK

Nvidia sulla cresta dell’onda di ChatGpt

La società candidata a posizionarsi come leader nella nuova sfida dell’AI generativa. Ad alimentare molte delle nuove applicazioni è un chip da circa 10.000 dollari, l’A100, considerato il più performante attualmente sul mercato. Il titolo balza di oltre il 60% da inizio anno

Pubblicato il 24 Feb 2023

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Nvdia sugli scudi: gli investitori continuano a puntare sul gruppo, che nell’ultima trimestrale del 2022 ha registrato un fatturato di 6,05 miliardi di dollari e un Eps rettificato di 88 centesimi, superando il consenso di Wall Street. Per il quarter in corso, lo specialista dei semiconduttori prevede vendite per 6,5 miliardi di dollari. L’impennata in borsa di Nvidia di ieri ha fatto salire il suo valore di mercato di oltre 70 miliardi di dollari. Questo porta il gruppo a valere nel complesso più di 580 miliardi di dollari, circa cinque volte Intel. È ormai la settima azienda statunitense quotata a Wall Street.

Il merito è soprattutto della rapidissima crescita della domanda di chip adatti a supportare le applicazioni basate sull‘intelligenza artificiale generativa. È infatti questo il settore a cui fa capo la maggior parte delle vendite di Gpu per l’intelligenza artificiale di Nvidia, ed è cresciuto dell’11% rispetto all’anno precedente.

Il punto di vista degli analisti

Come riporta Reuters, più di una dozzina di analisti hanno alzato i loro target price o hanno mantenuto un rating positivo sul titolo, che da inizio anno è cresciuto di oltre il 60%, quasi il triplo dell’incremento del guadagno complessivo del Philadelphia Semiconductor Index. “L’adozione dell’intelligenza artificiale è a un punto di svolta. ChatGpt di OpenAi ha catturato l’interesse di tutto il mondo, consentendo agli utenti di sperimentare queste applicazioni in prima persona e mostrando ciò che è possibile fare con l’Ai generativa”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Nvidia Jensen Huang durante una telefonata con gli analisti.
L’attività di Nvidia nel campo dell’intelligenza artificiale sta “accelerando in un modo che avrà implicazioni dirompenti” sia per i suoi concorrenti che per “il mondo in generale”, ha confermato Hans Mosesmann, di Rosenblatt Securities. La relazione di Nvidia, nello stesso giorno in cui Intel ha tagliato il suo dividendo di due terzi, evidenzia un “cambiamento multigenerazionale a cui non avevamo mai assistito”, ha proseguito Mosesmann, ribadendo il rating buy e fissando un obiettivo di prezzo di 320 dollari. Chris Caso, di Credit Suisse, ha offerto una nota altrettanto ottimistica, definendo Nvidia un titolo “difficile da non possedere” e mantenendolo come top pick del settore. Questa valutazione, ha scritto Caso, è stata guidata da “una combinazione di stime di gioco derisking accoppiate con quello che crediamo sia il più forte potenziale di crescita nei semiconduttori da Ai/datacenter”. Caso ha alzato l’obiettivo di prezzo di Nvidia da 210 a 275 dollari.
Toshiya Hari di Goldman Sachs ha aggiornato il rating di Nvidia a buy e ha fissato un obiettivo di prezzo di 275 dollari. “Con il senno di poi, riconosciamo che la nostra decisione di rimanere ai margini in previsione di un calo dei fondamentali dell’azienda era sbagliata”, ha dichiarato Hari, citando la “gestione disciplinata delle spese” e l’accelerazione dell’adozione dell’intelligenza artificiale di Nvidia.

Il segreto del successo di Nvidia? Il chip A100

Secondo Gartner, del resto, la quota di chip specializzati per alimentare le applicazioni di intelligenza artificiale come le Gpu utilizzate nei data center dovrebbe salire a oltre il 15% entro il 2026, da meno del 3% nel 2020. Advanced Micro Devices, le cui azioni sono salite dopo i risultati di Nvidia di mercoledì, è il secondo operatore del settore delle Gpu, con una quota di mercato di circa il 20%. “Le due aziende che stanno guidando la rivoluzione dell’Ai dal punto di vista dell’hardware e dell’elaborazione sono Nvidia e Amd e, a nostro avviso, queste due aziende sono superiori a tutti gli altri player”, conferma Harsh Kumar, analista di Piper Sandler.

Negli ultimi anni Amd ha fatto grandi investimenti nell’Ai, compresa una serie di processori progettati per competere con i prodotti più veloci di Nvidia. Attualmente, Intel detiene una quota inferiore all’1% dello spazio.

Il segreto del successo di Nvidia è in effetti l’A100, un chip da circa 10.000 dollari che è diventato il vero must have dei professionisti dell’intelligenza artificiale. L’A100 è ideale per il tipo di modelli di apprendimento automatico che alimentano strumenti come ChatGpt, Bing Ai o Stable Diffusion, e secondo New Street Research, grazie a questo prodotto Nvidia detiene il 95% del mercato dei processori grafici utilizzabili per l’apprendimento automatico.

Il chip è in grado di eseguire molti calcoli semplici contemporaneamente, il che è importante per l’addestramento e l’utilizzo di modelli di reti neurali. La tecnologia alla base dell’A100 è stata inizialmente utilizzata per il rendering di sofisticata grafica 3D nei giochi.

Le grandi aziende o le startup che lavorano su software come i chatbot e i generatori di immagini hanno bisogno di centinaia o migliaia di chip Nvidia e li acquistano in proprio o si assicurano l’accesso ai computer da un provider cloud. E questo fenomeno non potrà che aumentare nei prossimi mesi e anni.

“L’attività intorno all’infrastruttura Ai che abbiamo costruito e l’attività intorno all’inferenza con Hopper e Ampere per influenzare modelli linguistici di grandi dimensioni sono salite alle stelle negli ultimi 60 giorni”, chiosa il Ceo Huang. “Non c’è dubbio che qualsiasi sia la nostra visione di quest’anno è stata cambiata in modo abbastanza drammatico come risultato di quel che è accaduto negli ultimi 60, 90 giorni”.

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