Oettinger: “Bene l’Italia sulle Ngn: sono il pilastro del mercato unico digitale”

Un articolo a firma del commissario Ue Oettinger: il digital single market produrrà benefici per tutti gli Stati europei. Ma abbiamo bisogno che ogni paese aumenti sforzi e iniziative: in questo senso è un passo importante il piano per la banda ultralarga adottato dal governo italiano

Pubblicato il 08 Mag 2015

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L’economia digitale sta diventando l’economia per definizione. Ogni cosa migra verso il digitale. Ma l’Europa non può essere alla guida della rivoluzione digitale mentre ancora la normativa che disciplina i servizi di telecomunicazione, il diritto d’autore, la sicurezza IT e la protezione dei dati è diversa in ognuno dei 28 Stati membri. Abbiamo bisogno di un mercato unico europeo, che permetta a nuovi modelli di business di svilupparsi e avere successo, alle start-up di crescere ed espandersi e all’industria di sfruttare tutti i vantaggi dell’Internet delle cose. Anche le persone devono investire – nelle loro competenze IT, che sia al lavoro o nel tempo libero. Il 25 marzo, la Commissione europea ha definito le tre principali aree di azione su cui ci concentreremo nella nostra Strategia per il mercato unico digitale che sarà adottata in questo mese di maggio.

Primo, vogliamo assicurarci che le persone possano usare i servizi online e i beni digitali anche da un paese all’altro e che diminuiscano le barriere per le imprese che vendono i loro beni o servizi in altri paesi Ue. In particolare, modernizzeremo le regole dell’Ue sul diritto d’autore e renderemo più facile l’e-commerce transfrontaliero.

Secondo, vogliamo dare vita a un ambiente capace di garantire lo sviluppo e il successo delle reti e dei servizi digitali, fissando le giuste regole e condizioni per chi opera nel mercato, sia attori tradizionali che nuovi entranti. Per incoraggiare gli investimenti in infrastrutture, procederemo a un riesame delle attuali regole per i settori media e telecomunicazioni per renderle adatte alle nuove sfide. Garantiremo un miglior coordinamento tra gli Stati membri per quanto riguarda lo spettro, l’aria che Internet respira. Terzo, vogliamo che l’economia e la società digitali europee abbiano un potenziale di crescita di lungo periodo: abbiamo bisogno di un mercato europeo digitale che permetta alle nostre imprese di innovare e competere su scala globale. Abbiamo urgente bisogno di affrontare e risolvere i temi più complessi, come dati, competenze e norme. Vogliamo aiutare tutti i settori industriali a integrare le nuove tecnologie, come i megadati o il cloud computing, e a gestire la transizione verso un sistema industriale intelligente. E i cittadini dovrebbero poter beneficiare a pieno di servizi digitali interoperabili, dall’e-government all’e-health, e sviluppare le loro competenze digitali per cogliere le opportunità offerte da Internet e aumentare le loro possibilità di trovare un lavoro.

Il mercato unico digitale produrrà benefici per tutti gli Stati membri dell’Ue. Abbiamo bisogno del loro sostegno, e abbiamo anche bisogno che tutti gli Stati membri aumentino i loro sforzi e le loro iniziative a livello nazionale. Lo scorso mese, il governo italiano ha adottato un piano per accelerare la diffusione nel paese delle reti ad alta velocità. Si tratta di un’importante passo per la creazione di un’Italia digitale. Grazie al piano adottato dal governo italiano, molti più cittadini e molte più imprese in Italia potranno godere dei vantaggi portati da connessioni Internet veloci e ultra-veloci. Questo è fondamentale perché Internet veloce al momento raggiunge solo il 20% circa delle famiglie italiane. L’investimento nelle infrastrutture digitali è essenziale – anche questo fa parte della nostra “offensiva” Ue per gli investimenti. Reti a banda larga sviluppate ed efficienti rappresentano la struttura portante su cui costruiremo il nostro mercato unico digitale. Attendo con fiducia una pronta attuazione concreta del piano italiano cosicché cittadini e imprese italiani possano sfruttare meglio le opportunità del digitale.

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