I commissari europei Andrus Ansip e Günther Oettinger riaffermano l’obiettivo single Tlc market. Intervendo a Berlino allo Startup Europe Summit, il commissario al Digitale Oettinger si è espresso a di un trattamento preferenziale per le start-up tecnologiche, mentre il vice presidente della Commissione Ansip ha preferito sottolineare altre forme di promozione dell’It, riporta dal sito EurActiv Germany.
Oettinger ha detto che, se l’Europa vuole restare leader nell’economia, deve uniformare al più presto le sue politiche sul digitale: “Siamo una famiglia digitale: uniti, con un mercato unico digitale, possiamo vincere contro Stati Uniti e Corea”, ha dichiarato Oettinger. E siccome i produttori di hardware, software e mobilità del futuro non sono ancora stati trovati, “Dobbiamo promuovere le start-up, perché il settore digitale è ancora instabile e fluido”, ha aggiunto il commissario. Un’azienda che oggi è una start-up potrebbe diventare un colosso del mercato tra otto o dieci anni. “Abbiamo bisogno della nuova generazione di Shakespeare e Schiller”, ha sottolineato Oettinger.
Questo non vuol dire cercare di creare la versione europea di Google, ma promuovere le iniziative nazionali e sostenere la formazione e la ricerca nelle industrie creative. Per questo, occorre subito rimediare alla frammentazine dell’Ue in 28 mercati separati: 28 leggi diverse per la protezione dei dati, 28 regolatori, sono “la via sbagliata” e la ragione principale per cui sempre più aziende preferiscono gli Stati Uniti, secondo Oettinger. Il commissario spera di riuscire a presentare una strategia per il mercato unico digitale europeo entro maggio e di varare regole uniformi per la protezione dei dati e il copyright entro fine anno.
Oettinger ha fermamente respinto l’ipotesi di consentire ad alcune aziende di avere su Internet connessioni più veloci pagando un extra. La posizione del commissario Digitale è perfettamente in linea con quella delle pmi e del Parlamento europeo.
Ansip, che ha dichiarato di essere favorevole a un Internet a due velocità e di respingere l’idea vigente della net neutrality. Ansip ha riconosciuto che “il potenziale per le startup europee è enorme” e che si può fare di più per aiutarne lo sviluppo, ricordando programmi finanziati dall’Ue come lo Start Europe Programme, ma non ha fatto concessioni sui due punti più attesi proprio dalle start-up: trattamento preferenziale per queste aziende e net neutrality.