Lo spettro radio è una risorsa “vitale” per l’economia e l’ente regolatore delle telecomunicazioni britannico Ofcom ha intenzione di sfruttarla al massimo ricorrendo all’utilizzo degli “spazi bianchi“: lo aveva annunciato già nel 2013 l’allora Ceo Ed Richards e ora arriva il definitivo disco verde dell’authorty, che ha dato l’ufficiale via libera all’uso dello spettro degli spazi bianchi e indicato che i primi impeghi commerciali di queste frequenze potrebbero arrivare già a fine anno. La decisione segue i trial condotti nelle Isole Orkney (sull’accesso a Internet), allo Zoo di Londra (per il video streaming), nell’Oxfordshire (applicazioni per servizi di prevenzione dei disastri ambientali) e alla University of Strathclyde (servizi alternativi al Wi-Fi) e un processo di consultazione.
La domanda di spettro cresce con l’aumento dei device connessi a Internet e gli spazi bianchi, su frequenze basse, sono particolarmente ambiti perché garantiscono copertura su larghe distanze e anche negli ambienti chiusi, offrendo quindi un’alternativa, sottolinea Ofcom, di migliore qualità rispetto ad altre tecnologie mobili come Wi-Fi e Bluetooth. Negli utilizzi possibili individuati da Ofcom c’è il supporto delle nuove applicazioni machine-to-machine.
Ofcom ha indicato anche che permetterà l’utilizzo dello spettro degli spazi bianchi in Uk nella banda compresa tra 470 e 790 MHz tramite un processo defintio di “condivisione dinamica” controllato tramite un “database dello spettro”, che dovrà ridurre al minimo il rischio di interferenze. Questa assegnazione “dinamica” rappresenta un nuovo approccio all’accesso allo spettro, sottolinea Ofcom, e potrà migliorare ed evolvere nel tempo. Il database comunicherà con i device identificando posizione, frequenze e tempi di utilizzo in modo che chi usa gli spazi bianchi in un certo luogo e momento non interferisca con utenti pre-esistenti e a garanzia che siano sempre applicate le regole Ofcom.
“Il quadro definito oggi intende consentire l’uso degli spazi bianchi della Tv e fornire un’opportunità sui mercati sia delle applicazioni che delle attrezzature, al tempo stesso evitando interferenze con utenti esistenti”, spiega il regolatore. “Si tratta di un’eccellente opportunità per tutti i segmenti dell’industria”.
Separamente, Ofcom sta anche liberando altro spettro, attualmente in mano al ministero della Difesa, e che secondo il regolatore sarà adatto ai servizi 4G/Lte, nelle bande 2.3 GHz e 3.4 GHz: per queste frequenze si terrà un’asta a fine anno o all’inizio del prossimo.