Nel nostro Paese la parità di genere è ancora di là da venire. A certificarlo l’ultima edizione del Global Gender Gap Index del World Economic Forum dove l’Italia scivola di 13 posizioni, piazzandosi al 79° posto su 146 Paesi.
A pesare soprattutto la poca partecipazione e la rappresentanza delle donne in politica, drasticamente peggiorata. Un lieve miglioramento si trova nella partecipazione e nelle opportunità economiche dove saliamo dal 110° posto al 104°.
In questo contesto strumenti come la Certificazione della parità possono contribuire a a cambiare la cultura, anche aziendale, ponendo attenzione all’inclusione e alle diversità.
Cos’è la Certificazione per la parità di genere
Istituita con il nuovo art. 46-bis, a partire dal 1° gennaio 2022, la certificazione di parità di genere è entrata in vigore il 3 dicembre 2021 modificando il Codice Pari Opportunità (Dlgs 198/2006), insieme al concetto più esteso di discriminazione e un rapporto più dettagliato sulla situazione del personale (obbligatorio per tutte le aziende, pubbliche e private, con più di 50 dipendenti, che dovrà riportare anche le retribuzioni e i premi riconosciuti ai lavoratori dei due sessi).
In coerenza con la Missione 5 Inclusione e Coesione del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (Pnrr), con l’introduzione del Sistema di Certificazione di Parità si è puntato il focus sulla necessità di modificare la cultura organizzativa delle imprese, su base volontaria, superando il concetto di obbligatorietà e incentivando le aziende, di qualsiasi dimensione (quotate, medie, piccole), a intraprendere questo nuovo percorso virtuoso,
attraverso vari meccanismi premiali. Con il Pnrr sono stati stanziati 10 milioni per la certificazione di parità di genere di cui 5,5 destinati a coprire i costi di certificazione delle imprese (12.500 al massimo per ciascuna) e 2.500 per i servizi di assistenza tecnica.
Open Fiber ottiene la Certificazione per la parità di genere
Open Fiber lavora da anni sul fronte della parità e questo impegno è stato in questi riconosciuto con l’ottenimento della Certificazione del sistema di gestione per la Parità di Genere secondo la UNI/PdR 125:2022.
La certificazione, rilasciata dopo un’attenta analisi delle politiche che l’Azienda ha adottato per la Parità di Genere nell’ambito della Diversità, Equità e Inclusione (DE&I), arriva subito dopo la certificazione ESG (Environmental, Social, Governance) e la certificazione secondo lo standard ISO 50001, confermando l’importanza del percorso intrapreso sui temi DE&I e l’impegno di Open Fiber negli ambiti relativi alla sostenibilità e alla gestione degli aspetti ambientali, sociali e di governance.
La strategia di Open Fiber
L’azienda agisce concretamente per creare un ambiente di lavoro collaborativo e inclusivo in cui siano favorite le relazioni interpersonali basate sui principi di Diversità, Equità e Inclusione. Ne sono un esempio le politiche di pari opportunità in tutte le fasi di crescita, dall’ingresso fino allo sviluppo professionale, oltre alle numerose iniziative per tutte le famiglie promosse all’interno del programma di Welfare aziendale, che hanno l’obiettivo di supportare le persone nella gestione del work-life balance; il sostegno a progetti di spessore nazionale per promuovere le pari opportunità; gli eventi di sensibilizzazione e formazione sulla rilevanza di una cultura inclusiva e il nuovo accordo di Fiber Working. Alcune di queste iniziative sono parte del più ampio programma «Unici nel connettere», volto a sostenere una cultura e un ambiente di lavoro inclusivi e open-minded, dove l’eccellenza è frutto delle preziose complementarità delle persone.
“Questa certificazione – sottolinea Ivan Rebernik, Direttore Personale, Organizzazione e Servizi – costituisce un traguardo significativo nel nostro percorso verso l’eccellenza. La sostenibilità in Open Fiber si declina anche attraverso Diversità, Equità e Inclusione, fattori che generano impatto positivo su ambiente, persone e risultati. Continueremo a impegnarci per valorizzare le unicità e fare della diversità un volano di business”.