Portare nella città di Ravenna un’infrastruttura in fibra ottica che consenta velocità di connessione fino a 1 Gbps. E’ l’obiettivo della collaborazione tra il Comune di Ravenna e Open Fiber, la società compartecipata da Enel e Cassa depositi e prestiti. La convenzione presentata oggi dall’assessore alle Attività produttive e Ravenna Digitale, Massimo Cameliani, e da Marco Martucci, responsabile Network & Operations per il Nord Italia di Open Fiber, “consentirà alla città – si legge in una nota della società – di beneficiare di una tecnologia innovativa, efficiente e sicura“.
Ravenna è tra le prime città italiane dove Open Fiber intende realizzare la sua infrastruttura di rete in fibra ultraveloce. Il piano di sviluppo dell’azienda prevede la copertura capillare della città entro 18 mesi dall’avvio dei lavori. In totale, attraverso circa 300 km di rete, saranno cablate circa 58mila unità immobiliari. La fibra ottica verrà portata in modalità Fiber to the Home.
“La realizzazione di questa importante infrastruttura per la città di Ravenna comporterà per Open Fiber un investimento diretto di oltre 20 milioni di euro – spiega Marco Martucci – Realizzeremo una rete Ftth capillare, affidabile, con altissime performance, in grado di consentire l’accesso ai servizi di ultima generazione per i liberi professionisti, le aziende, la PA e i cittadini”. I lavori, spiega Open Fiber, inizieranno entro l’estate e a settembre il Comune e Open Fiber promuoveranno degli incontri pubblici per spiegare meglio ai cittadini gli interventi di cablaggio in corso e tutti i vantaggi della fibra ottica ultraveloce.
L’accordo presentato oggi, prosegue la nota di Open Fiber, consente di sistematizzare le modalità e i tempi di lavoro, oltre alle relative autorizzazioni; attribuisce a Open Fiber la gestione e la manutenzione dell’infrastruttura, oltre che la sua realizzazione; impegna la società a stabilire e rispettare standard tecnici e di sicurezza per le proprie ditte appaltatrici in modo da ridurre al massimo i disagi per i cittadini durante i lavori. Inoltre la convenzione stabilisce le modalità di scavo e ripristino per la posa della fibra ottica, come previsto dal decreto ministeriale del 2013: Open Fiber utilizzerà ove possibile cavidotti e infrastrutture di rete sotterranee già esistenti per limitare l’impatto degli scavi sul territorio limitando così i disagi per la comunità. Gli scavi, conclude la nota, saranno effettuati privilegiando modalità innovative a basso impatto ambientale, riducendo le difficoltà per l’utenza; lo scavo tradizionale, insomma, sarà previsto solo dove non si possa ricorrere a nessuna delle altre soluzioni. Una volta effettuati i lavori, il ripristino del manto stradale sarà a carico di Open Fiber, che dovrà rispettare dei tempi tecnici di assestamento del terreno per la posa dell’asfalto definitivo.