Una delle chiavi più importanti per lo sviluppo dell’open innovation e per la crescita delle imprese è il Corporate Venture Capital. A sottolinearlo è lo studio realizzato da Accenture in collaborazione con Aifi, l’associazione italiana del private equity, e presentato a Milano durante l’evento “Corporate Venture Capital, un ponte tra aziende e innovazione”. Chi investe in innovazione, secondo i risultati della ricerca, registra un impatto positivo su crescita e fatturato. Su questa dinamica si innesta quella dell’andamento degli investimenti di Cvc, che nel 2021 sono stati pari su scala internazionale a 169,3 miliardi di euro, più del doppio rispetto ai 70,1 miliardi del 2020.
I cinque fattori abilitanti per il successo del Cvc
Per realizzare la ricerca sono stati portati a termine sondaggi che hanno coinvolto i dirigenti di aziende attive nel Corporate Venture Capital, che hanno anche evidenziato quali siano i cinque principali fattori abilitanti per una gestione di successo dei Corporate Venture Capital. Si parte dalla definizione accurata delle strategie e degli obiettivi, che nel caso dei Cvc possono essere di natura strategica e/o finanziaria; poi la scelta accurata della governance, del personale e degli investimenti, per passare alla definizione dei metodi e dei processi. A seguire viene citata la necessità di generare valore per le startup del proprio portafoglio, e quella di remunerare e motivare i dirigenti e i team del CVC allo scopo di garantire una corretta struttura di incentivazione.
“I dati presentati da Aifi sulla base delle evidenze emerse dal VeM (Venture capital monitor), osservatorio promosso insieme alla LIUC Business school, mostrano come le corporate nel mercato italiano del Venture Capital stiano progressivamente assumendo un ruolo rilevante con una crescente presenza all’interno del panorama italiano del finanziamento dell’innovazione”, si legge in una nota di Accenture. In particolare – prosegue il comunicato – tale ruolo si caratterizza sia come lead investor sia come co-investitori in operazioni in sindacato, nella maggior parte dei casi con gestori di Venture Capital regolamentati. Questa attività di investimento diretta, unitamente a quella indiretta, come investitori in fondi, potrà contribuire a determinare un importante salto di qualità per il mercato nel suo complesso.
Sandro Bacan: “Il concetto di innovazione riguarda anche la governance”
“A livello globale, il ricorso al Corporate Venturing è una prassi consolidata con volumi di investimento che sono più che raddoppiati tra il 2020 e il 2021 – afferma Sandro Bacan, Accenture Innovation Lead – Oggi il concetto di innovazione riguarda anche la governance delle organizzazioni, non può più essere circoscritto all’interno, ma deve aprirsi all’esterno facendo leva su architetture aperte. Un investimento di corporate venture capital di successo è quello che trova continuità nel tempo, generando un valore aggiunto e un reciproco scambio di competenze ed esperienze tra le società controllanti e le nuove imprese. È un percorso che facciamo anche in Accenture, accompagnando le imprese con cui collaboriamo in un percorso di ‘Continuous reinvention’ per rispondere in tempi rapidi al sempre più mutevole contesto di mercato”.
Anna Gervasoni: “Interazioni importantissime nell’ecosistema dell’innovazione”
“La crescita del mercato del venture capital vede un contributo importante del Cvc – aggiunge Anna Gervasoni, direttore generale Aifi – Da sottolineare che spesso corporate venture capital e fondi coinvestono; questo vuol dire che le interazioni all’interno dell’ecosistema dell’innovazione sono importantissime”.