L'INTERVENTO

OpenAI, Altman: “Per sviluppare l’ecosistema tecnologico l’Italia deve fare salto culturale”

Il ceo della società di ChatGpt: “L’intelligenza artificiale sarà uno dei boom economici più grossi, non bisogna esagerare con normazione”. Via all’interazione della piattaforma con i siti web. L’azienda in trattativa con l’ex designer di Apple Jony Ive e con SoftBank per creare il primo dispositivo AI

Pubblicato il 28 Set 2023

Sam Altman

Per sviluppare l’ecosistema tecnologico e l’Ai non basta la presenza di capitali: serve la cultura orientata a generare ed accogliere la trasformazione digitale. L’Italia ha il potenziale per riuscirci, ma deve fare una scelta culturale. Lo ha affermato Sam Altman, Ceo di OpenAi, la società che ha creato ChatGpt, intervenendo in collegamento da San Francisco all’Italian Tech Week.

Altman ha sottolineato che negli Stati Uniti, per un determinato periodo, lo sviluppo tecnologico non era parte integrante della cultura, ma ora lo è diventato e ciò si riflette nel cospicuo investimento di capitali in questo settore.

Altman non ha voluto fare previsioni sul possibile impatto dell’intelligenza artificiale sul Pil; ha indicato invece che l’Ai determinerà un cambiamento complessivo della società e della produttività e porterà a uno dei più grandi boom economici. Ma sarà fondamentale, nello sviluppo tecnologico, concentrarsi sulla creazione di funzionalità specifiche.

Il ceo di OpenAi ha aggiunto che “I modelli attuali di ChatGpt non sono così pericolosi, sarebbe un peccato esagerare con le norme. La tecnologia ha capacità sensazionali e “non dovrebbe essere bloccata”.

Altman e l’Ai: effetti positivi, non perderemo il lavoro

“Ci sono tante cose meravigliose da esplorare”, ha affermato Altaman. “Si fanno cose sempre più sorprendenti con la tecnologia. Nel prossimo decennio molti ambiti saranno impattati e gli effetti saranno positivi. Per esempio l’istruzione: ci sarà la possibilità di imparare in modo più efficace, sarà uno strumento che lavora con gli insegnanti. Ma anche la salute, le terapie. E ci può essere un miglioramento della produttività“.

Altman ha affrontato i rischi legati all’intelligenza artificiale, affermando che attualmente il maggior problema riguarda la disinformazione, ma in futuro sarà necessario prestare attenzione ai cyberattacchi e alle armi biologiche. Tuttavia, ha rassicurato i creativi, come i musicisti, che non ci saranno impatti negativi sul loro lavoro, poiché la tecnologia dovrebbe ampliare le capacità degli artisti.

In generale, sul fronte del lavoro, sebbene ci saranno impatti negativi in alcuni settori, ci saranno anche nuove opportunità e il ruolo umano non deve scomparire.

Riguardo all’energia, Altman ha evidenziato che prezzi dell’energia più bassi sarebbero vantaggiosi anche per l’utilizzo dell’Ai, notoriamente energivora. OpenAi, insieme a Microsoft e ad altre aziende, ha investito in Helion, una startup nel settore della fusione nucleare.

Altman ha promesso di partecipare di persona alla Italian Tech Week del prossimo anno a Torino.

ChatGpt permetterà di navigare sul web (con Bing)

Separatamente, OpenAi ha annunciato su X (Twitter) che gli utenti di ChatGpt potranno ora navigare su Internet, permettendo così di accedere a un set di dati aggiornati rispetto a quelli attuali, che si fermano a settembre 2021. 

“La navigazione è disponibile oggi per gli utenti Plus e Enterprise, e presto sarà estesa a tutti gli utenti. Per abilitarla, occorre scegliere ‘Naviga con Bing‘ nel selettore sotto Gpt-4″, ha dichiarato OpenAi in un post sul social media.

Questa funzionalità di navigazione permetterà ai siti web di controllare come ChatGpt può interagire con essi.

La startup ha annunciato un altro aggiornamento all’inizio di questa settimana che consentirà a ChatGpt di condurre conversazioni vocali con gli utenti e interagire con loro utilizzando immagini, avvicinandosi così agli assistenti Ai come Siri di Apple.

Trattative con Ive e SoftBank: in arrivo uno smartphone Ai?

OpenAi starebbe, inoltre, trattando con l’ex designer di Apple, Jony Ive, per creare un dispositivo Ai, una sorta di iPhone dell’intelligenza artificiale generativa; i capitali  – si parla di un miliardo di dollari – arriverebbero dal colosso giapponese SoftBank. Lo riporta il Financial Times.

Sam Altman avrebbe intercettato Ive – che dopo essere uscito da Apple ha fondato LoveFrom – per chiedergli di sviluppare il primo device consumer dell’Ai. I due si sarebbero poi incontrati diverse volte a San Francisco per discutere il progetto. L’idea è quella di creare un oggetto che consenta agli utenti un’esperienza intuitiva e diretta, così come Apple fece con l’iPhone. Masayoshi Son entra nell’operazione perché vorrebbe un ruolo centrale per il designer di chip Arm, di proprietà di SoftBank, recentemente sbarcato in borsa. La prospettiva è quella di creare una nuova compagnia con la presenza delle tre entità.

Quanto vale il business di OpenAi (e Microsoft)

Sul fronte delle strategie, il Wall Street Journal riporta, inoltre, che OpenAi sta trattando con gli investitori per una vendita di azioni che valuterebbe la startup di intelligenza artificiale  tra gli 80 e i 90 miliardi di dollari, circa il triplo del suo valore all’inizio di quest’anno. La quotazione la renderebbe una delle startup globali col valore più alta, dopo SpaceX di Elon Musk e ByteDance, proprietaria di TikTok.

La società, posseduta al 49% da Microsoft, ha detto agli investitori che prevede di raggiungere un miliardo di dollari di entrate quest’anno e di generare molti più miliardi nel 2024, secondo fonti vicino all’azienda.

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