IL PROGETTO

Operazione appalti “puliti”, scattano i controlli online

Per contrastrare l’infiltrazione di capitali illeciti prende il via il progetto “Monitoraggio Finanziario” sviluppato da Abi e Consorzio Cbi. Obbligatori i bonifici via web per i pagamenti relativi alla realizzazione della grandi opere

Pubblicato il 27 Lug 2015

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Il digitale si mette a servizio degli appalti “puliti”. Per prevenire e contrastare l’infiltrazione di capitali illeciti all’interno delle procedure di affidamento e realizzazione delle grandi opere pubbliche diventa obbligatorio il progetto “Monitoraggio Finanziario”, la cui struttura è stata sviluppata dal Consorzio Cbi, in sinergia con Abi, in collaborazione con il Ministero dell’Interno. È stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale, infatti, la delibera Cipe n. 15 del 28/01/2015 che dà attuazione al Decreto Legge numero 90 e impone di monitorare i conti correnti delle imprese appaltatrici e subappaltatrici coinvolte nei lavori di realizzazione d’infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi.

Il provvedimento rende obbligatorio, per tutti i pagamenti connessi alla realizzazione di grandi opere, l’utilizzo di conti correnti dedicati e bonifici online conformi agli standard europei Sepa, che riportano un apposito codice in grado di identificare l’opera a cui il pagamento si riferisce. In questo modo si avranno a disposizione di tutte le informazioni utili sulle singole transazioni per poter immediatamente rilevare e segnalare alle Agenzie Investigative, che non dovranno più recarsi presso le sedi di aziende e banche con risparmio di tempo e di denaro, le eventuali anomalie nei flussi finanziari.

“L’obbligo si riferisce a circa 200 grandi opere pubbliche in Italia, ognuna delle quali ha circa 400 aziende collegate in filiera. Ciò richiederà un importante sforzo da parte delle banche a fianco delle Istituzioni preposte al rispetto della legalità – spiega Giovanni Sabatini, direttore generale dell’Abi e presidente del Consorzio Cbi – Inoltre il Monitoraggio Finanziario è un passo avanti verso la digitalizzazione del Paese, con grandi vantaggi. Oggi i controlli delle autorità avvengono in modo analogico, nelle sedi di aziende e banche, con costi che pesano sul bilancio dello Stato. Questo progetto permetterà un monitoraggio a distanza, con un risparmio enorme di risorse pubbliche”.

Il progetto “Monitoraggio Finanziario”, nato nel 2009, su richiesta del Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento della Politica Economica, proprio per consentire un più efficace controllo degli appalti su lavori e la lotta agli illeciti, servizi e forniture attraverso la tracciabilità dei flussi finanziari – ha consentito il monitoraggio dei conti di 750 aziende appaltatrici e subappaltatrici, per un totale di oltre 32.000 operazioni.

Alla luce dei significativi risultati raggiunti dal progetto di Monitoraggio finanziario, il Ministero dell’Interno, in collaborazione col Consorzio Cbi e Formez PA, si è aggiudicato un bando europeo per la prevenzione e la lotta alla criminalità. Presentando il progetto “Creation of Automated Procedures Against Criminal Infiltration in public contracts” (Capaci), infatti, ha ottenuto i finanziamenti per estendere il monitoraggio anche ad altre opere pubbliche italiane e supportare la diffusione di questa best practice presso gli altri paesi europei. Recentemente sono state avviate le attività di dissemination volte a coinvolgere Paesi della Comunità Europea nella sperimentazione del progetto. In particolare, la delegazione italiana, composta da Dipe, Dia, Formez e Consorzio Cbi si è recata in Svizzera, Spagna e Croazia.

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