L'INTERVENTO

OpNet, Buccella: “Il 5G stand alone sarà il volano della competitività italiana”

Nel nostro Paese le reti sono ancora agli albori e dunque solo una minima parte dei servizi di nuova generazione possono essere abilitati. Ed è necessario garantire un quadro normativo e regolamentare stabile in grado di assicurare certezza per gli operatori che investono

Pubblicato il 23 Giu 2023

Cosimo Buccella

Chief Technology Officer di OpNet

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Lo sviluppo delle reti 5G “pure” è in Italia ancora agli albori e solo una minima parte dei servizi che possono essere abilitati dalla tecnologia 5G è già disponibile.

Il non stand alone continua a dominare

A dominare il mercato, infatti, è ancora una tecnologia ibrida, la cosiddetta 5G Non Stand Alone (Nsa), che continua ad appoggiarsi sulla rete 4G. Eppure, è opinione ormai consolidata quanto una maggiore diffusione del 5G Stand Alone (SA), una rete quindi priva di legacy 4G, contribuirebbe in modo significativo alla Trasformazione Digitale del Paese, offrendo la possibilità di realizzare servizi e applicazioni non pensabili con le reti attuali. Si arriverà per fasi successive, perché questo traguardo richiede di mettere al loro posto una serie di tasselli articolati, attraverso convinzione e investimenti.

La prima rete commeciale 5G SA d’Europa

In OpNet lavoriamo da sempre in questa direzione e già nel 2020, abbiamo reso disponibile la prima rete commerciale 5G SA in Italia, disponibile in modalità wholesale su oltre il 50% della rete. Nonostante la forte attenzione mediatica sul tema, però, sono ancora poche le imprese italiane pienamente consapevoli delle potenzialità tecnologiche del 5G SA.

Con il 5G stand alone addio alla differenza fisso-mobile

Il 5G Stand Alone, infatti, è una soluzione convergente, che supera la distinzione tra servizio fisso e mobile, permettendone la coesistenza su un’unica piattaforma di servizi di natura diversi e assicurando molteplici vantaggi: dall’elevate capacità trasmissive in uplink e in downlink ad una latenza ultra-bassa, dall’incremento della copertura ad una maggiore sicurezza sull’infrastruttura.

Tutto ciò è reso possibile grazie all’introduzione di diverse innovazioni sulla rete di accesso, come la convergenza protocollare su tutte le bande di frequenza, che permette agli operatori di far lavorare l’infrastruttura in modo sinergico ed efficiente.

L’archiettura cloud native

Mai come questa volta, la componente “core network” è il vero cuore della rete 5G SA, realizzata con un’architettura cloud-native che gestisce in modo efficiente, pulito e sicuro lo “slicing”, ovvero la realizzazione di reti virtuali all’interno delle reti fisiche, che permette agli operatori di dedicare parte delle loro reti a specifici servizi, garantendone qualità e performance.

Private network e mobile edge

Esistono poi altre soluzioni innovative, che stiamo sviluppando con grande interesse: “5G Private Network”, sistemi autonomi con tutte le componenti di una rete pubblica riservate a uno specifico caso d’uso, e “Mobile Edge”, una soluzione ibrida con gestione del traffico dati decentralizzata.

Per realizzare tutto questo, sarà necessario garantire un quadro normativo e regolamentare stabile in grado di assicurare certezza per gli operatori che, come OpNet, sostengono gli ingenti investimenti necessari allo sviluppo degli ecosistemi del 5G.

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