Oracle è interessata ad acquisire aziende dei chip e del software:
lo ha ribadito il chief executive del gruppo, Larry Ellison, in
occasione dell’incontro annuale con gli azionisti nei quartieri
generali di Redwood Shores, California. Già lo scorso mese, nel
meeting con gli analisti finanziari, Ellison aveva indicato:
“Potremmo comprare un’azienda dei chip”. Ieri il ceo del
colosso del business software ha spiegato: “Quello che intendevo
è che siamo interessati ad acquisire proprietà intellettuale di
ogni genere”.
I semiconduttori sono proprietà intellettuale, ha continuato
Ellison, “perciò potremmo guardare ad alcuni tipi di aziende dei
semiconduttori e del software. La maggior parte delle nostre
acquisizioni e il cuore della nostra strategia consistono nel
creare e acquisire proprietà intellettuale, inclusi i chip”.
Le dichiarazioni di Ellison arrivano in un momento in cui
l’attività di merger-and-acquisition sembra riprendere vigore
nel settore tecnologico. La stessa Oracle, ma anche colossi del
calibro di Hewlett-Packard, Intel e Ibm hanno fatto shopping
recentemente. Oracle già progetta chip, ha aggiunto Ellison,
riferendosi alla società Sparc inglobata insieme a Sun
Microsystems a gennaio.
Al contrario, ha chiarito il chief executive, Oracle non farà
grandi acquisti tra aziende dei servizi. E con questo Ellison ha
messo a tacere le speculazioni di chi sosteneva che il colosso
californiano fosse pronto a presentare offerte per Accenture.