I risultati trimestrali di Oracle sono trainati dai nuovi segmenti di business in cui l’azienda It ha fatto l’ingresso, ormai da anni, puntando su cloud e nei servizi. Su scala globale, nel terzo trimestre dell’anno fiscale 2024, i ricavi totali sono aumentati del +7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (anche calcolati a valuta costante), raggiungendo i 13,3 miliardi di dollari. E, mentre i ricavi dei servizi cloud e del supporto alle licenze sono cresciuti del +12% (del +11% a valuta costante), pari a 10 miliardi di dollari, i ricavi delle licenze cloud e on-premise sono diminuiti del -3% (anche a valuta costante), attestandosi a 1,3 miliardi di dollari.
Lo stesso trend si registra in Italia, dove, in questo trimestre, Oracle ha visto “un deciso balzo in avanti – da parte di grandi organizzazioni – nell’adozione delle applicazioni Oracle cloud per i processi aziendali”, ha commentato la Country manager Carlota Alvarez, Vp Legal per il Sud-Europa e AD di Oracle Italia.
Oracle Italia, traino dal cloud e dal Pnrr
È, in particolare, il mondo finanziario e delle utility a trainare il business delle applicazioni Oracle cloud, ma “anche il cloud infrastrutturale, sulla scia degli annunci che ci vedono tra i principali hyperscaler a fornire soluzioni di cloud distribuito, ibrido e sovrano, ci sta dando grosse soddisfazioni”, ha detto Alvarez.
Intanto, “Il settore pubblico italiano prosegue nel suo percorso di digitalizzazione, forte della spinta data dagli investimenti del Pnrr e dalla operatività del Polo strategico nazionale, di cui siamo orgogliosi partner”, ha proseguito la country manager. “E riscontriamo sempre di più in tutti i nostri clienti un forte interesse a esplorare progettualità sull’intelligenza artificiale, in particolare su quella generativa, in chiave B2B. Di questo e molto altro ancora parleremo tra qualche giorno, il 21 marzo, a Oracle CloudWorld Tour, il nostro grande evento mondiale che per la prima volta fa tappa in Italia, a Milano”.
I ricavi globali da Saas e Iaas
A livello di gruppo, Oracle Corporation ha registrato nel terzo trimestre un utile operativo di 3,8 miliardi di dollari. L’utile operativo non Gaap è stato di 5,8 miliardi di dollari, con un aumento del +12% (anche a valuta costante). Il margine operativo Gaap è stato del 28% e quello non Gaap del 44%.
L’utile netto Gaap è stato di 2,4 miliardi di dollari. L’utile netto non Gaap è stato di 4 miliardi di dollari, con un aumento del +18% (anche a valuta costante). L’utile per azione Gaap del terzo trimestre è stato di 0,85 dollari, mentre l’utile per azione non Gaap è stato di 1,41 dollari, con un aumento del +16% (anche a valuta costante).
I ricavi differiti a breve termine sono stati di 8,9 miliardi di dollari. Negli ultimi 12 mesi, il flusso di cassa operativo è stato di 18,2 miliardi di dollari, mentre il flusso di cassa disponibile di 12,3 miliardi di dollari.
I ricavi cloud del terzo trimestre(IaaS + SaaS) ammontano a 5,1 miliardi di dollari, in crescita del +25% (+24% a valuta costante), di cui 1,8 miliardi per il cloud infrastrutturale IaaS (+49% sia in dollari che a valuta costante) e 3,3 miliardi per le applicazioni cloud SaaS (+14% sia in dollari che a valuta costante. I ricavi dal Fusion cloud Erp (SaaS) si attestano a 0,8 miliardi di dollari (+18% sia in dollari che a valuta costante) e il fatturato di NetSuite cloud Erp (SaaS) è di 0,8 miliardi di dollari, +21% (+20% a valuta costante).
Iper-crescita dall’Ai generativa
“I nuovi grandi contratti per l’infrastruttura cloud firmati nel terzo trimestre hanno fatto salire il totale delle Remaining performance obligations (Rpo) di Oracle del +29% a oltre 80 miliardi di dollari, un record assoluto“, ha dichiarato Safra Catz, Ceo di Oracle. “Ci aspettiamo di continuare a ottenere contratti di grandi dimensioni che prevedono capacità di infrastruttura cloud, perché la domanda per la nostra infrastruttura Ai di seconda generazione (Gen2 Ai) supera notevolmente l’offerta, nonostante il fatto che stiamo aprendo nuovi datacenter cloud ed espandendo molto, molto rapidamente quelli esistenti. Contiamo che il 43% dei nostri attuali 80 miliardi di dollari di Remaining performance obligations saranno convertiti in ricavi nei prossimi quattro trimestri e che il nostro business nel cloud infrastrutturale Gen2 si manterrà in una fase di iper-crescita (+53% nel terzo trimestre) per il prossimo futuro”.
Il consiglio di amministrazione ha dichiarato un dividendo trimestrale in contanti di 0,40 dollari per azione, per le azioni ordinarie in circolazione. Il dividendo sarà corrisposto agli azionisti registrati alla chiusura delle attività del 10 aprile 2024, con data di pagamento 24 aprile 2024.
La spinta su Oracle Health
“Nel terzo trimestre Oracle ha completato la migrazione della maggior parte dei clienti di Cerner (NdR l’ultima acquisizione di Oracle, nell’ambito dei sistemi sanitari) all’infrastruttura cloud Gen2 di Oracle“, ha dichiarato Larry Ellison, fondatore, chairman e Cto di Oracle. “Nel quarto trimestre, Oracle inizierà a fornire a questi stessi clienti la sua Ambulatory clinic Cloud application suite, completamente nuova. Questo nuovo sistema basato sull’intelligenza artificiale è dotato di un’interfaccia vocale integrata, detta Clinical digital assistant, che genera automaticamente le annotazioni dei medici e aggiorna le cartelle cliniche elettroniche, facendo risparmiare tempo prezioso e migliorando l’accuratezza dei dati sanitari. La disponibilità di questa nuova e rivoluzionaria tecnologia sanitaria consentirà una rapida modernizzazione dei sistemi sanitari dei nostri clienti nel corso del prossimo anno e trasformerà Cerner e Oracle Health in un’azienda ad alta crescita per gli anni a venire”.
Tra i clienti che hanno acquistato servizi Oracle Cloud durante il trimestre ci sono l’italiana Aria – azienda regionale per l’innovazione e gli acquisti della Lombardia, e le europee Airbus, Deutsche Bank, Lvmh e Santander.
Inoltre, lo scorso ottobre la Commissione europea ha accettato di incorporare Oracle Cloud Infrastructure (Oci) e i relativi servizi di piattaforma nelle offerte di servizi cloud disponibili alle pubbliche amministrazioni dell’Unione europea. La Commissione ha scelto Oci in seguito a una procedura competitiva di appalto. L’accordo di sei anni offre a decine di istituzioni, enti e agenzie dell’Ue la possibilità di accedere a oltre 100 servizi Oci.