Un “corteggiamento” in dirittura d’arrivo per acquisire Micros Systems. Potrebbe essere annunciato già nelle prossime ore, almeno a quanto anticipa la stampa statunitense, l’accordo tra Oracle e la società che vende software di gestione per hotel, ristoranti e negozi. Uil gigante del settore hi tech Usa sarebbe disposto a pagare 67 dollari per ogni azioni Micros, per un totale di circa cinque miliardi di dollari. Si tratterebbe di una delle più importanti acquisizioni nella storia di Oracle dal 2010, quando rilevò la proprietà di Sun Microsystems per 7,4 miliardi di dollari.
Oracle aveva annunciato soltanto nei giorni scorsi i risultati finanziari del quarto trimestre, con un utile netto di 3,65 miliardi di dollari rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una flessione del 4,2%. Rimane invariato l’Eps, a 80 centesimi, mentre al di là delle poste straordinarie il dato si è attestato a 92 centesimi per azione, al di sotto dei 95 previsti dagli analisti e nella parte bassa del range anticipato dalla società, che prevedeva di registrare un utile per azione compreso tra i 92 e i 99 centesimi.
Salgono i ricavi, con un +3,4% anno su anno, 11,32 miliardi di dollari: risultato in linea con la crescita prevista da Oracle, compresa tra il 3% e il 7%, con le stime che invece prevedevano un aumento più sostenuto, vicino al 5% a 11,48 di dollari.
Ad impattare sul risultato finale è stata la crescita delle spese operative, aumentate del 7,8% a 6,41 di dollari, ma più in generale Oracle ha pagato il costo della crescente competizione. Il produttore di software soffre infatti la pressione dei cambiamenti di tendenza del mercato, che richiede sempre più servizi di computing esterni piuttosto che sistemi di gestione dei server autonomi.