Oracle mette la crisi economica alle spalle, registra risultati al
di sopra delle aspettative di Wall Street e rosicchia quote di
mercato alla rivale Sap. Così i top manager hanno presentato le
performance del terzo trimestre dell’anno fiscale 2011, in cui il
colosso americano ha messo a segno un forte aumento (+29%) delle
entrate dalle nuove licenze, per un valore di 2,2 miliardi di
dollari – un risultato che permette a Oracle di guardare con
maggiore ottimismo al trimestre in corso, per il quale ha alzato le
stime, e di decidere un aumento e il dividendo del 20%.
Oracle ha anche registrato ricavi totali in crescita del 37% fino a
8,8 miliardi di dollari; le revenues provenienti
dall'aggiornamento delle licenze software e dal supporto sono
cresciute del 13% fino a 3,7 miliardi di dollari, mentre i ricavi
relativi ai sistemi hardware ammontano a 1 miliardo. L’utile
netto è salito del 78% a 2,1 miliardi di dollari o 41 centesimi
per azione.
Safra Catz, uno dei due presidenti di Oracle, non attribuisce i
risultati positivi del gruppo tanto alla ripresa della spesa It,
quanto al successo dei prodotti software di Oracle e
dell’integrazione con Sun Microsystems, acquisita lo scorso
anno.
Nei software applicativi, l’area in cui Oracle compete
direttamente con Sap, le entrate dalle nuove licenze sono aumentate
del 31% a 639 milioni di dollari. E con revenues salite di oltre il
50% negli ultimi due anni, il ramo application software di Oracle
è cresciuto 10 volte più velocemente di quello di Sap, sostiene
la Catz, anche se la rivale tedesca ha registrato a sua volta un
forte aumento del fatturato da prodotti software nell’ultimo
trimestre.
Le vendite di nuovo software nell’attività database di Oracle
sono aumentate del 26% a 1,58 miliardi di dollari e Oracle si è
detta sicura di poter raggiungere l’obiettivo di 1,5 miliardi di
utili operativi dalle attività di Sun per la fine dell’anno
fiscale, a maggio.