I risultati di Oracle deludono le attese. Nel terzo trimestre fiscale terminato lo scorso 28 febbraio i ricavi sono calati dell’1% a 8,96 miliardi di dollari. L’utile è rimasto stabile a 2,5 miliardi, pari a 0,52 per azione. Escluse le voci straordinarie l’utile ha ammontato a 0,65 dollari per azione. Gli analisti avevano atteso ricavi di 9,38 miliardi ed un utile di 0,66 per azione. Sui conti di Oracle ha pesato il calo delle vendite di sistemi di hardware e di nuovi software. Per il corrente trimestre Oracle si attende un utile di 0,85 – 0,91 dollari per azione e ricavi di 10,80 – 11,40 miliardi di dollari. Gli esperti avevano previsto un utile di 0,88 dollari per azione e ricavi di 11,5 miliardi.
Il chief financial officer di Oracle, Safra Catz, ammette con gli analisti che la società non è soddisfatta dell’andamento dei ricavi e che non ha aiutato il fatto che il trimestre si chiudesse un giorno prima dell’entrata in vigore dei tagli automatici alla spesa.
Durante la comunicazione dei dati finanziari, il management di Oracle ha fatto riferimento anche alla nuova linea di server, che verrà ufficialmente presentata la settimana prossima. “Questo mese inizieremo a distribuire i server basati sul nostro nuovo microprocessore Sparc T5, il più veloce al mondo – ha annunciato Larry Ellison, ceo di Oracle (nella foto) – I nuovi server T5 possono avere fino a otto microprocessori, mentre i nuovi sistemi M5 possono essere equipaggiati con trentadue microprocessori. I sistemi M5 sostituiscono la serie M9000, e sono dieci volte più veloci”.
Ellison ha aggiunto che, con i nuovi chip, Oracle punta a stabilire “nuovi record a livello mondiale in 17 benchmark”. Il lancio dei nuovi server completa l’aggiornamento de prodotti della linea Sparc, iniziato con l’acquisizione di Sun da parte di Oracle.