Microsoft e Oracle alleate nel cloud enterprise. Le società hanno siglato un accordo che consente di migliorare il funzionamento delle componenti dei software aziendali della società guidata da Larry Ellison sui software e sui servizi online offerti dalla casa di Redmond. L’oggetto del nuovo sodalizio sono le piattaforme Windows Server Hyper-V (virtualizzazione) e Windows Azure (cloud), che si presenteranno all’attenzione delle grandi aziende con l’opzione aggiuntiva di poter operare in stretta combinazione con Oracle database, Oracle WebLogic Server e gli strumenti di programmazione Java. I due colossi informatici opereranno in partnership, pur continuando ad essere concorrenti, per fornire software alle grandi aziende per l’analisi degli elenchi della loro clientela e di altre consistenti quantità di informazioni.
“Siamo molto soddisfatti di avere la possibilià di collaborare in modo costruttivo e nuovo con Oracle”, ha spiegato il Ceo di Microsoft, Steve Ballmer durante una conference call.
Come parte integrante dell’accordo, Microsoft proporrà anche il catalogo software (applicazioni e middleware) di Oracle ai propri clienti Azure e potrà mettere a disposizione degli stessi il sistema operativo Oracle Linux OS.
L’alleanza, annunciata a due voci dal Ceo di Microsoft Steve Ballmer e dal co-presidente di Oracle (ex numero uno di Hp) Mark Hurd e di cui non si conoscono i termini finanziari – secondo gli analisti – è importante nell’economia dell’offerta di soluzioni cloud di classe enterprise, mercato particolarmente interessante anche per aziende specializzate come Salesforce.com o web company come Google e Amazon.
Oracle ha anche siglato con Salesforce.com una partnership della durata di 9 anni che abbraccia tutti e tre i livelli del cloud computing: Applicazioni, Piattaforma e Infrastruttura.
Salesforce.com ha in programma di standardizzare i propri sistemi aziendali sul sistema operativo Oracle Linux, sui sistemi ingegnerizzati Exadata, su Oracle Database e sulla Java Middleware Platform. Oracle ha invece nei propri piani di integrare l’offerta salesforce.com con l’offerta cloud Oracle Fusion Hcm e Financial, fornendo la propria tecnologia core per dare ulteriore forza alle applicazioni e alla piattaforma salesforce.com. Salesforce.com implementerà inoltre le applicazioni cloud Oracle Fusion Hcm e Financial all’interno della propria azienda.
L’obiettivo di Oracle è quello di “recuperare” terreno nel mercato cloud dove l’azienda di sofware “soffre” di più. Nel quarto trimestre Oracle ha registrato ricavi inferiori alle attese, dovuti appunto alla progressiva migrazione al Cloud dei clienti, che sempre più spesso preferiscono affidarsi a servizi virtualizzati in modalità “as a sevice” piuttosto che a database e software, che costituiscono il core business dell’azienda Usa. Nel periodo gli utili sono stati di 3,8 miliardi di dollari, in crescita del 10%, a fronte di ricavi sostanzialmente invariati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, pari a 11 miliardi di dollari, ma inferiori alle stime del mercato. Il produttore Usa ha inoltre emesso un allarme utili per il trimestre in corso, collocando le stime verso la parte bassa della forchetta. Tanto è bastato per vedere il titolo crollare del 9,1% al Nyse