“Non è escluso che Oracle acquisti nel prossimo futuro una chip
company”: lo ha dichiarato Larry Ellison, il Chief executive del
colosso californiano del business software, in un incontro con gli
analisti finanziari. Non solo: “Il 60% del business di NetApp
è lo storage dei database Oracle e a noi piacerebbe molto avere
quel 60%”, ha aggiunto Ellison. Oracle, ha continuato il Ceo, è
interessata a qualunque nuova tecnologia si possa integrare nei
suoi prodotti (tra cui i potenti server che vende da quando ha
acquisito la Sun Microsystems, a gennaio).
I commenti di Ellison arrivano in un periodo in cui l’attività
di merger & acquisition nel settore tecnologico sembra riprendere
vigore. La scorsa settimana, Hewlett-Packard ha offerto 1,5
miliardi di dollari per ArcSight, produttore di software di
sicurezza, dopo aver già acquisito 3Par, Fortify Software e Palm.
Ad agosto, il colosso dei semiconduttori Intel ha annunciato
l’acquisizione di uno dei leader della software security,
McAfee.
Oracle intende inserirsi in questo trend di rinnovato fermento: il
Chief financial officer Jeff Epstein ha ribadito che Oracle è in
cerca di aziende tecnologiche da comprare. “Continueremo a fare
grandi e piccole acquisizioni”, secondo le parole di Epstein.
Oracle è riuscita ad espandere il suo margine operativo non-Gaap
al 46% nell’anno fiscale 2009, rispetto al 39% del 2004, e questo
risultato è arrivato dopo l’acquisizione di diverse compagnie,
ha sottolineato Epstein, come PeopleSoft, Siebel, Hyperion, Bea e
Sun, che avevano tutte margini operativi non-Gaap sotto il 20%.
Larry Ellison ha tuttavia chiarito che Oracle non è interessata a
comprare aziende di servizi come Accenture: "Sarebbe davvero
una cattiva scelta. I nostri servizi sono molto focalizzati sui
prodotti Oracle, e solo su quelli”, ha spiegato il ceo. “Non
avrebbe senso per noi comprare un’azienda che vende servizi per
prodotti concorrenti”, anche se, ha aggiunto Ellison, Oracle
continuerà a lavorare in partnership con società come
Accenture.
Ellison ha anche chiarito che Oracle non si lancerà nella
telefonia mobile con un telefonino Java. "Ci abbiamo pensato,
ma abbiamo capito che sarebbe stata la mossa sbagliata, anche se
vendiamo Java praticamente a tutti i produttori di cellulari”.
Oracle potrebbe sviluppare device specializzati per specifiche
industrie verticali, ma, ha precisato il ceo, “questa non sarà
mai una fetta importante del nostro business".