Via libera condizionato dalla Commissione Europea all’acquisizione della spagnola Jazztel da parte di Orange per 3,4 miliardi di euro.
L’ok è condizionato ad un pacchetto di dismissioni e di accordi di rete concordato all’operatore francese con i funzionari europei, che dovrebbe consentire la nascita di un nuovo concorrente in Spagna. L’operazione consentirà alla ex France Telecom di quasi raddoppiare la propria quota di mercato nella banda larga spagnola, superando così Vodafone e piazzandosi alle spalle della sola Telefonica.
La Commissione Europea ha inizialmente espresso preoccupazioni per l’effetto dell’operazione sui consumatori spagnoli soprattutto in termini di aumento dei prezzi per l’accesso a internet, ma ha visto i suoi timori alleviarsi con i rimedi proposti da Orange. In particolare l’operatore francese ha accettato di dismettere la rete a fibra ottica e di garantire l’accesso a terze parti alle sue reti in rame e di telefonia mobile.
“I rimedi considerati nel loro insieme garantiscono che un quarto operatore nazionale possa entrare nel mercato spagnolo e sia in grado di competere efficacemente nei segmenti riguardanti i servizi di accesso a internet”, ha affermato la commissione europea.
Il commissario alla concorrenza Margrethe Vestager, ha sottolineato quanto sia stato “molto importante” garantire che i consumatori non soffrano di prezzi piu’ elevati. “Con i rimedi proposti un nuovo operatore potrebbe entrare sul mercato e competere con forza come fanno oggi Orange e Jazztel”, ha aggiunto il commissario.
Quanto alla Slovacchia, Deutsche Telekom ha siglato un accordo per acquisire dal governo locale il 49% di Slovak Telekom e salire così al 100% del capitale dell’operatore telefonico. La società tedesca pagherà per l’acquisizione della partecipazione attualmente in mano al National property fund della Repubblica della Slovacchia, 900 milioni di euro, pari a 3,8 volte il rapporto Ev/Ebitda.
L’acquisizione rappresenta per Deutsche Telekom l’opportunità di semplificare la struttura di governance e di capitale di Slovak Telekom e di eliminare alcuni vincoli alla distribuzione di dividendi, mentre per il governo è un’ulteriore passo nel programma di privatizzazioni avviato negli ultimi anni.