MOBILE WORLD CONGRESS 2015

Orange, Richard ritratta: “Nessun piano sull’Italia”

All’indomani della smentita del presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi, anche il ceo della compagnia francese fa un passo indietro: “Non ci sono discussioni in corso con Telecom Italia, né progetti sul tavolo”

Pubblicato il 03 Mar 2015

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Orange non ha discussioni in corso con Telecom Italia, né ha elaborato alcun progetto con il gruppo guidato da Marco Patuano. Lo ha detto l’amministratore delegato, Stephane Richard, secondo quanto riporta Bloomberg. Il gruppo francese, ha aggiunto, “non ha alcun piano di entrare nel mercato italiano”.

Intervenendo al Mobile World Congress di Barcellona Richard ha sottolineato che “la nuova frontiera per la telefonia mobile è il 5G, la tecnologia per connettersi a Internet in mobilità, attesa intorno al 2020”.

“La connettività – ha detto il numero uno del gruppo telefonico francese sarà sempre più importante per i nostri clienti nel futuro” e il 5G è la chiave “per l’Internet delle cose”. Il 5G è un’occasione per migliorare la qualità della fruibilità dei clienti e “consente un passo avanti in termini di consumi energetici e costi”.

Nei giorni scorsi, in un’intervista rilasciata al Journal du Dimanche, il top manager, aveva annunciato di discussioni interne con corso con il top management di TI. Ma è arrivata secca la smentita di Telecom Italia per bocca del presidente Giuseppe Recchi: “mai incontrato il ceo di Orange, né fatto riflessioni interne su Orange”.

Tra poche settimane però nell’azionariato del gruppo italiano farà il suo ingresso la transalpina Vivendi (al posto di Telefonica ), che però, ha detto sempre ieri Richard, “non è un concorrente di Orange e le nostre strategie europee possono essere complementari”. Tra i grandi movimenti, peraltro, va segnalato che ieri il gruppo Bolloré si è rafforzato proprio in Vivendi alzando la propria quota dal 5,15 dall’8,15%.

Non si arrestano comunque gli acquisti su Telecom Italia in Borsa. Le azioni guadagnano oltre l’1% fino ad arrivare a sfondare quota 1,1 euro, sui massimi degli ultimi quattro anni. Il mercato, rassicurato dal fatto che nel piano sulla banda ultralarga che il Governo varerà oggi non ci sarà alcuna ipotesi di arbitrari spegnimenti della rete, si concentra sui possibili scenari di M&A in salsa francese, con Orange e Vivendi protagonisti.

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