Piccole, dinamiche e in rapida crescita. Ma anche solide, liquide e redditive. E’ l’identikit delle software&web companies che emerge dall’aggiornamento annuale dell’indagine sulle multinazionali industriali nel periodo 2009-2014 presentato da R&S Mediobanca. La più grande a livello globale è Microsoft, mentre nelle telecomunicazioni ben tre giganti sono cinesi, Telecom arriva dodicesima.
Nel 2014, il giro d’affari delle 21 società del settore esaminate (14 statunitensi, 4 cinesi, 2 giapponesi e 1 europea) ha toccato i 366 miliardi di euro, il 29,3% in più rispetto al 2013. Nello stesso anno, le s&w hanno realizzato mediamente 26,8 miliardi di euro di totale attivo tangibile, contro una dimensione media dell’industria di 38,1 miliardi di euro.
Tutto questo a fronte di una crescita estremamente rapida: nel periodo 2009-2014 hanno infatti triplicato le loro dimensioni, con un +219,6% che stacca nettamente i tassi di crescita delle energy (+55,1%), delle manufatturiere (+31,3%), delle tlc (+18,9%) e delle utilities (+13,8%). Le software & web companies, rileva Mediobanca, primeggiano anche per ricavi: +145,2% tra il 2009 e il 2014, a fronte del 58,9% delle energy, del 32,5% delle manufatturiere, del 19,4% delle utilities e del 14,2% delle tlc.
Così come per la capacità di creare occupazione, che aumenta comunque in maniera inferiore rispetto ai ricavi. La loro forza lavoro, nel periodo di riferimento, è cresciuta del 109,3%, con 477 mila nuovi assunti, pari a 22.700 occupati per azienda. Si segnala poi la forte redditività di queste multinazionali, superiore al resto dell’industria. In particolare, con un margine operativo netto pari al 21,1% del fatturato 2014, le s&w si posizionano in cima alla classifica per settori assieme alla farmaceutica, seconda al 20,8%. Significativamente, si tratta delle due categorie che presentano anche la maggiore propensione agli investimenti in ricerca e innovazione.
La compagnia software&web più grande a livello globale, con un totale attivo tangibile di 119,7 miliardi di euro, è Microsoft, che si piazza davanti a Google (91,4 miliardi) e Oracle (58 miliardi). Dal punto di vista del valore in Borsa, a fine giugno 2015 primeggia Google (326,8 miliardi), davanti a Microsoft (320,6 miliardi) e Facebook (216,2). Per la società fondata da Mark Zuckerberg, una crescita progressiva dal quinto posto di fine 2013, passando per il quarto di fine 2014. Dopo anni di dominio Microsoft, in testa alla classifica 2014 per fatturato si colloca Amazon (73,3 miliardi, +19,5% sul 2013), che supera appunto la multinazionale di Redmond (71,5 miliardi, +11,5%). Terza Google, con 54,4 miliardi di euro e un +10,3% sul 2013. Mentre al top per redditività operativa si colloca Facebook, con margine operativo netto del 40,1% rispetto al fatturato netto, davanti a Oracle (37,4%) e Priceline.com (36,4%).
E’ invece Netflix la società ha visto crescere il suo valore in Borsa del 947,5% in tre anni, da giugno 2012 a giugno 2015. Facebook segna un +262,3% e Tencent una crescita del 248,1%. In un periodo più breve, da fine 2014 a giugno 2015, qualche segno negativo si registra, come il -22,9% di Yahoo!, il -20% di Alibaba e il -12,6 Baidu (nello stesso periodo Microsoft perde il 6,4%). Lo studio di Mediobanca sottolinea come le compagnie siano tutte quotate recentemente, cioè dopo il 1983 ad eccezione della Adp che è quotata dal 1961. Gli ultimi Ipo, tra le società analizzate, sono del 2014, entrambi cinesi: a maggio la Jd.com e a settembre Alibaba; prima di loro l’ultima quotazione era stata quella di Facebook nel 2012.
I giganti del settore software e web hanno in media redditività doppia rispetto al resto dell’industria, ma anche qui si comincia a licenziare: tra il 2011 e il 2014 Yahoo ha tagliato l’11% dei dipendenti, Symantec il 7% (anche in Italia), Activision blizzard e Netflix il 6,8%. Microsoft, dopo l’acquisizione Nokia, nell’ultimo anno ha perso il 20% della forza lavoro. Al contrario nel triennio le cinesi JD.com +238% e Badu +188%.
La Cina piazza ben tre giganti delle tlc nella graduatoria del settore: al primo posto per attivo si piazza China Mobile con 167,2 miliardi di euro nel 2014, davanti a AT&T e Ntt. Tra le europee, Vodafone è quinta al mondo con 101,5 miliardi, Deutsche Telekom settima (77,8 mld) e Telefonica ottava (74,4 mld). Telecom Italia mantiene la 12esima posizione con 33 miliardi, dietro alla francese Orange (52 mld). Sono cinesi anche la numero nove e dieci della graduatoria, China Unicom e China Telecom. China Mobile si aggiudica la palma anche per valore di Borsa con 197 miliardi, davanti a Verizon (che è quarta per attivo) e At&t. Scende al quarto posto dal secondo Vodafone (76 miliardi) e sale al quinto dal sesto Deutsche Telekom (60,5 miliardi). Conferma la settima posizione Telefonica (55,4 miliardi).