Le amministrazione potranno variare le loro candidature avanzate sulla piattaforma PA digitale 2026 per richiedere i fondi del Pnrr dedicati alla transizione digitale, rendicontare i progetti e ricevere assistenza.
Il decreto del Dipartimento della Trasformazione digitale
Con decreto del Capo Dipartimento è stata introdotta la possibilità per le PA di sottoporre istanze di modifica a candidature finanziate. Oltre alle variazione dei cronoprogrammi, già previsti dalla piattaforma, da inizio aprile infatti sarà possibile, attraverso la proprio area riservata, variare il contenuto di un progetto al verificarsi di determinate condizioni. Queste modifiche non dovranno alterare le finalità per le quali il contributo era stato riconosciuto, e non comporteranno nessuna variazione dell’importo finanziato. Potranno essere modificate sia le candidature in stato finanziato, di progetti non ancora completati, che quelle in fase di asseverazione che hanno ricevuto un esito “parziale” durante le verifiche tecniche svolte dal Dipartimento.
Quando e come sarà possibile variare le candidature
A partire dal 3 aprile 2023, salvo diversa comunicazione del Dipartimento per la trasformazione digitale, le istanze di modifica dovranno essere presentate esclusivamente avvalendosi della Piattaforma PA digitale 2026.
Verranno approvate le richieste di cambiamento dovute a impossibilità sopravvenuta, per causa non imputabile, di realizzare le attività oggetto del finanziamento. Nello specifico per aggiornamenti tecnici, nei casi dei servizi deprecati per le candidature agli Avvisi 1.4.3 pagoPA e quindi non più disponibili, o per sopravvenienza normativa.
Quest’ultimo caso in particolare fa riferimento alle candidature per gli Avvisi 1.4.1 (Comuni), in cui era possibile scegliere tra i flussi di servizio finanziati la voce “concorso pubblico”. Con la nascita di InPA però, il portale unico di reclutamento per la Pubblica Amministrazione, di fatto non sarà più possibile per un ente poter ospitare questa tipologia di servizio sul proprio sito internet.
PA digitale 2026, cos’è e come funziona
PA digitale 2026 è la piattaforma che permette agli enti di accedere alle risorse previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per la digitalizzazione della PA.
Per sostenere e favorire l’erogazione delle risorse da parte delle PA beneficiarie, il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri mette a disposizione di enti e fornitori materiali utili e risorse tecniche.
Per la migrazione al cloud (misura 1.2 del Pnrr), ad esempio, è previsto un programma di supporto e incentivo per migrare sistemi, dati e applicazioni delle pubbliche amministrazioni locali verso servizi cloud qualificati.
La misura 1.3.1 prevede la realzzazione di una Piattaforma digitale nazionale dati (Pdnd) con l’obiettivo di rendere concreto il principio europeo del “once-only”, cioè l’inserimento di informazioni una sola volta, permettendo così a cittadini e imprese di non dover più fornire i dati che la PA già possiede per accedere a un servizio. Le amministrazioni, infatti, dopo essere state autenticate e autorizzate dalla Piattaforma, saranno in grado di scambiare dati tra loro, ed erogare così servizi in maniera più rapida ed efficace.
Focus anche sull’esperienza del cittadino: PA digitale 2026 mette a disposizione le risorse per realizzare con facilità esperienze digitali semplici e accessibili per i cittadini.
Focus anche su Spid e Cie che consentono alle amministrazioni di abbandonare i diversi sistemi di autenticazione gestiti localmente, permettendo di risparmiare risorse (in termini di lavoro e costo necessari per il rilascio e la manutenzione delle credenziali) ed offrire un accesso sicuro e veloce ed omogeneo ai servizi online su tutto il territorio nazionale.
Linee guida per le PA locali
L’Unità di Missione del Pnrr del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri ha pubblicato le Linee guida per i soggetti attuatori individuati tramite gli Avvisi pubblici di PA digitale 2026 e dedicati agli enti locali.
Il documento rappresenta uno strumento fondamentale per aiutare tutte le PA locali nelle fasi di implementazione dei progetti, da un lato nell’utilizzo della piattaforma PA digitale 2026, dall’altro nel raggiungimento degli obiettivi previsti dagli Avvisi.
L’ultimo aggiornamento delle linee guida contiene le modalità di assereveramento alla Piattaforma digitale nazionale dati.