Torna il premio Smartphone d’oro. La seconda edizione della kermesse organizzata da Pa Social e dedicata alle migliori esperienze di informazione e comunicazione digitale è aperta a enti pubblici, utilities e aziende pubbliche, che hanno tempo fino al 30 settembre per inviare le candidature. “Lo scorso anno è stato un grande successo e speriamo di replicare gli stessi numeri, ma soprattutto di arrivare alla condivisione delle buone pratiche. Il 15 ottobre avremo poi gli Stati generali della comunicazione pubblica a Catania, a novembre avremo l’assemblea nazionale di Pa social a Roma e a dicembre avremo i premi speciali dello Smartphone d’oro”. Lo ha detto il presidente di Pa social e della neonata Fondazione Italia Digitale, Francesco Di Costanzo, nel corso di un’intervista all’agenzia di stampa Dire.
Nuovo spazio al ruolo del comunicatore digitale
“La Fondazione Italia Digitale nasce dall’esperienza Pa social. L’obiettivo è far sì che il digitale sia la normalità nel nostro Paese e non solo perché c’è un’emergenza”, ha spiegato Di Costanzo. “Ecco perché la nascita di questa Fondazione, che ha l’obiettivo principale di fare cultura digitale, lavorare insieme al settore pubblico ma anche al privato sulle policy digitali. Le rivoluzioni vanno governate, non bisogna averne paura”.
Secondo Di Costanzo, la pandemia ha fatto emergere l’importanza e l’utilità del digitale in tutte le sue forme, e all’interno del Pnrr molto spazio è dedicato alle nuove tecnologie. “Dobbiamo recuperare il tempo perduto e fare delle cose che fino a oggi non sono state fatte: è uscito un bando di circa 500 professionisti, tutti profili tecnici, ma neanche uno legato al mondo e alle professionalità della comunicazione, dell’informazione, del digitale tra cui comunicatori e social media manager. Crediamo che sarebbe molto importante prevedere figure del genere se vogliamo essere trasparenti e spiegare ai cittadini questo piano, che riguarda il futuro del nostro Paese per i prossimi 30 anni. La legge 151 è una riforma per una Pubblica Amministrazione più efficiente. Non si può più perdere tempo: il lavoro è stato fatto da un tavolo dedicato ed è in mano al ministro Brunetta. Credo sia il momento”, ha chiosato Di Costanzo, “di chiudere questo percorso perché fa quasi ridere che a oggi non sia ancora prevista la figura dell’esperto in comunicazione e informazione digitale”.