IL DECRETO LEGGE

Pagamenti elettronici, assicurazioni sul piede di guerra: “Troppo gravosi”

L’Unione europea degli assicuratori si scaglia contro le misure del governo Monti: “Bisogna ridurre le commissioni sulle transazioni, altrimenti si rischiano pesanti ripercussioni”

Pubblicato il 11 Gen 2012

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Le norme restrittive sull’uso del contante introdotte dall’ultimo Decreto Legge del Governo comporteranno pesanti ripercussioni per gli agenti di assicurazione, se non si troveranno soluzioni per abbassare le commissioni sul transato. L’allarme è lanciata dall’Unione europea degli assicuratori (Uea).

Secondo l’associazione "i cittadini saranno indotti – in particolare se prevalesse l’interpretazione più restrittiva che fa riferimento al costo annuo del contratto, che spesso include altre garanzie (furto/incendio, etc) – all’utilizzo dello strumento elettronico per il pagamento dell’Rc Auto (limite dei 1000 euro).

"L’aumento dei volumi, con i tassi praticati normalmente dai gestori dei circuiti di pagamento tramite Pos, determinerà un costo di transazione particolarmente oneroso per gli incassi dei premi Rca", prosegue l’Uea.

Nell’ipotesi che il tasso praticato, già considerato tra i migliori del mercato, sia dello 0,55% sul transato, per una rata Rca di 1000 euro – già gravata da 260 euro di tasse e contributi – si avrà un costo pari a 6,93 euro (1260 eurox0,55%). Se poi pensiamo che su 1000 euro nette di premio la provvigione può variare da 70 euro a 100 euro, si ha un’incidenza sulle provvigioni variabile, rispettivamente, dal 9,9% al 6,93%.

“Non intendiamo frenare o rallentare il processo di modernizzazione del paese e la sua evoluzione e nemmeno sottrarci alle innovazioni, anzi, vogliamo essere parte attiva di questo processo nella relazione con il cliente/assicurato – precisa Filippo Gariglio, presidente dell’Unione Europea Assicuratori – tuttavia non possiamo accettare che un automatismo incida in modo così pesante sui ricavi degli intermediari professionali, già sottoposti a continue erosioni di redditività. Sollecitiamo dunque il sistema nel suo insieme – le istituzioni, le banche e tutti gli organi deputati – ad agevolare il pagamento elettronico attraverso provvedimenti o accordi che portino ad una riduzione consistente di tali costi”.

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