Pandora, servizio di radio in streaming, ha visto crescere i ricavi nell’ultimo trimestre ma i risultati positivi sono passati in secondo piano dopo l’annuncio a sorpresa delle dimissioni del Ceo, Joe Kennedy.
Nel quarto trimestre fiscale, terminato il 31 gennaio, il fatturato della società è aumentato del 54% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, toccando i 125,1 milioni di dollari. Una cifra superiore alle stime elaborate dagli analisti di Bloomberg, che prevedevano 122,8 milioni di dollari di ricavi.
In particolare i ricavi da pubblicità sono saliti del 51%, fino a raggiungere i 109 milioni di dollari, mentre quelli da abbonamenti e altre entrate sono cresciuti del 74%, arrivando a 16,1 milioni di dollari.
Sempre nell’ultimo quarter, la perdita netta è cresciuta dagli 8,18 milioni di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente fino agli attuali 14,6 milioni. Il flusso di cassa operativo è migliorato fino a toccare gli 8,4 milioni di dollari.
Per il trimestre in corso, la company prevede vendite fino a 125 milioni di dollari, più dei 118,6 milioni stimati dagli analisti.
Subito dopo la diffusione della trimestrale è arrivata la notizia, inattesa anche per gli addetti ai lavori, dell’addio di Kennedy, al timone di Pandora da 9 anni. In un comunicato il top-manager 53enne ha spiegato di aver preso la decisione dopo aver discusso del futuro della company con il consiglio di amministrazione. “È venuto il momento di avviare le procedure per identificare il mio successore” ha detto, aggiungendo che resterà in azienda mentre si cerca il sostituto.
Secondo fonti di Bloomberg, Tim Westergren, fondatore e oggi a capo delle strategie aziendali di pandora, non avrebbe intenzione di diventare amministratore delegato.
Con Kennedy Pandora, pioniere della radio su Internet, è arrivata a 67 milioni di ascoltatori, il 70% di tutto il mercato Usa. La crescita dei ricavi, però, sottolineano gli esperti, non è riuscita a tenere il passo con l’aumento dei costi delle royalties musicali.