Un Paese digitalizzato, dove lo sviluppo economico è trainato dall’innovazione “Made in Italy” e la tecnologia è al servizio delle persone e dei loro diritti. Sono questi i principi cardine del Piano di azione “2025”, il documento programmatico che il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano ha presentato oggi in un evento al Tempio di Adriano, a Roma.
“Nei primi tre mesi del mio mandato abbiamo iniziato a creare le condizioni per un ecosistema a supporto dell’innovazione e definito le prime task force operative, stringendo accordi con i principali Enti e associazioni, le realtà accademiche e i Ministeri impegnati a vario titolo in ambiti che impattano trasversalmente lo sviluppo tecnologico e digitale del Paese. Oggi vi presentiamo la nostra strategia per i prossimi anni”, ha detto il Ministro Pisano nel suo intervento introduttivo. “Quella che proponiamo è una visione comune, capace di indirizzare il Paese verso la trasformazione digitale e tecnologica attraverso tre sfide, che riguardano la digitalizzazione, l’innovazione e lo sviluppo etico e sostenibile”.
La strategia “2025” è composta da venti azioni di innovazione e digitalizzazione che rispondono a tre “sfide” principali. La ventunesima azione sarà decisa a seguito della consultazione sulla piattaforma Partecipa.
Si parte dalla creazione di una società digitale, con tre obiettivi da perseguire:
- l’accesso online ai servizi della Pubblica Amministrazione da parte di cittadini e imprese;
- la digitalizzazione del settore privato trainata dal settore Pubblico;
- la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico e l’incentivo all’utilizzo e alla condivisione dei dati da parte delle amministrazioni e dei privati.
Questa prima sfida passa per alcune azioni chiave: il rilancio dell’identità digitale, il domicilio digitale per tutti, fino al lancio di IO, l’app per i servizi pubblici, che permette a chiunque di interfacciarsi con tutti i servizi pubblici attraverso un unico canale.
La seconda sfida punta alla costruzione di un Paese innovativo, in grado di produrre tecnologia e innovazione Made in Italy e di sfruttare questa innovazione per il rilancio dei settori produttivi tradizionali del nostro Paese. Gli obiettivi:
- promuovere cambiamenti strutturali che agevolano e accelerano l’innovazione nell’ecosistema.
- aumentare il potenziale innovativo delle città e dei territori
- realizzare infrastrutture tecnologiche per l’Italia capillari, affidabili, innovative
Tra le azioni chiave a supporto di questa sfida: la costruzione di “infrastrutture digitali” all’avanguardia, l’istituzione del “diritto a innovare” per favorire la nascita di startup, la promozione di soluzioni di Intelligenza Artificiale, la creazione di hub e “borghi del futuro”, dove creare ecosistemi locali per favorire lo sviluppo dell’innovazione.
La terza sfida, infine, riguarda uno sviluppo inclusivo e sostenibile. L’obiettivo principale di questa sfida è che l’innovazione sia al servizio delle persone e non lasci indietro nessuno. Tra le azioni, l’iniziativa Repubblica Digitale porterà alla creazione di “un hub di formazione” contro il digital divide, mentre l’istituzione di un AI Ethical LAB-EL stabilirà principi guida etici per un corretto utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.
“Sono azioni”, ha continuato il Ministro Pisano, “che raccontano la nostra idea per il Paese, dove i servizi digitali sono un motore di sviluppo anche del privato, lo Stato agevola l’innovazione sostenibile e inclusiva e tutti i cittadini godono degli stessi e nuovi diritti, senza distinzione sociale, economica, di età, di appartenenza territoriale, o di altra natura”.