Stefano Parisi si è dimesso dalla presidenza di Chili tv. Il candidato per il centrodestra alla carica di sindaco di Milano lascerà l’incarico a Giorgio Tacchia, cofondatore e Ceo della piattaforma dei film in streaming on demand, che così assumerà il doppio incarico. Parisi rimarrà in consiglio d’amministrazione e ha annunciato di non voler cedere le proprie quote nella società.
“Ho voluto dimettermi subito, all’inizio della campagna elettorale e non ancora eletto, per separare in modo chiaro le due strade – afferma Parisi – Non sarò più operativo, anche se rimango azionista della Brace, società veicolo per le partecipazioni dei manager nel capitale di Chili tv“. Parisi ha tra l’altro smentito il passaggio di quote azionarie al gruppo Mediaset: “Chili tv e Mediaset – ha sottolineato – erano e rimangono concorrenti”.
Ex presidente di Confindustria Digitale, Parisi è nato a Roma nel 1956, si è laureato in Economia e Commercio all’Università “La Sapienza di Roma” e ha fatto il suo ingresso nel mondo del lavoro presso l’ufficio studi della Cgil. E’ stato capo della segreteria tecnica del ministero del Lavoro (1984-1988), per passare alla vicepresidenza del Consiglio dei Ministri (1988-1989) e quindi, con lo stesso ruolo, al ministero degli Affari esteri (1989-1991).
Dal 1992 al 1997, è stato capo del dipartimento per gli Affari economici della presidenza del Consiglio dei Ministri, con una parentesi alle Poste e Telecomunicazioni (nel 1994) e al Dipartimento informazione e editoria (1996). In particolare, nel 1994 ha ricoperto la carica di Segretario Generale del nuovo Ministero delle Poste e Telecomunicazioni all’epoca delle razionalizzazioni dell’operatore pubblico e dell’apertura alla concorrenza del mercato della telefonia mobile. Nel 1996 è stato Capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio (1996). E’ stato membro del collegio sindacale della Rai (dal 1994 al 1997).
Dal 1997 al 2000 è stato Direttore Generale del Comune di Milano, per poi assumere la carica di Direttore Generale della Confindustria, fino a luglio 2004. Nel 2004, ricopre la carica di Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fastweb guidando il processo di espansione su scala nazionale del gruppo. A giugno 2007, dopo la cessione del controllo di Fastweb a Swisscom, ha proseguito nel medesimo ruolo fino al 2010. Dal 2009 al 2011 è stato Presidente di Assotelecomunicazioni-Asstel ed è stato Senior Advisor di RBS, The Royal Bank of Scotland per l’Italia. Nel 2012 ha fondato Chili Tv, la prima piattaforma italiana di videostreaming.