Un dizionario online dei diritti dei lavoratori. È quello lanciato
dalla Cgil Lombardia e Camera di lavoro di Milano per dare risposte
sul variegato mondo del lavoro. www.wikilabour.it, che già
raccoglie 18 categorie di argomenti e un grande numero di
“voci”, è in grado di risposte differenziate secondo le
esigenze di diversi interlocutori.
”La finalità di Wikilabour – dichiarano Stefano Landini e
Graziano Gorla, segretari organizzativi rispettivamente della Cgil
Lombardia e di Milano – è quella di fornire un quadro
interpretativo e di orientamento realizzato dal punto di vista dei
lavoratori, nella consapevolezza che solo conoscendo i propri
diritti sia possibile rivendicarli e chiederne il rispetto”.
Accanto al dizionario è aperto uno spazio di discussione e di
confronto aperto all’esterno su tutte le tematiche cosneiderate
più importanti o delicate dagli utenti.
A corredo della wiki del lavoro verrà lanciato nei prossimi mesi
il “Progetto Wikilabour”, ovvero la dire la costruzione di una
rete realizzata in collaborazione con le organizzazioni sindacali
europee. In questo senso è stato presentato all’Unione europea
un progetto di diffusione dello strumento elaborato dai sindacati
spagnoli, francesi, romeni e bulgari (mirati questi due ultimi ai
lavoratori migranti). Lo scopo del progetto è quello di rispondere
alla globalizzazione del mercato con la diffusione delle conoscenze
dei diversi sistemi legislativi e contrattuali. "Pertanto –
concludono i promotori – Wikilabour rappresenta un progetto in
itinere, che si definirà via via sulla base dell’interesse che
riusciremo a mobilitare e delle disponibilità che sapremo
raccogliere”.