IL REPORT

Passa dal digitale il trasporto del futuro, e-commerce pilastro strategico

Studio Visa-Stanford University: pendolarismo pronto a esplodere entro il 2050. Big data e AI cruciali nel monitoraggio della domanda, ma servono investimenti in connettività e sistemi di pagamento in grado di supportare la richiesta di spostamenti “misti”

Pubblicato il 27 Feb 2019

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Il futuro dei trasporti passa dal digitale: big data e AI saranno cruciali nel monitoraggio della domanda, mentre l’e-commerce avrà un ruolo centrale nel guidare una crescita sostenibile del settore. E’ quanto emerge dallo studio su trend e sfide del trasporto mondiale firmato Visa-Stanford University e annunciato al Mobile World Congress di Barcellona. Cinque i capisaldi di una strategia che punta a facilitare gli spostamenti nelle megalopoli: investimenti in connettività, esperienze di pagamento senza interruzioni a supporto di viaggi dei pendolari con più mezzi, integrazione dell’autenticazione personale nell’esperienza di pagamento, progettazione di ecosistemi di commercio, partnership strategiche per guidare la visione.

Questo perché, spiega il report, entro il 2050 il 68% della popolazione mondiale vivrà nei centri urbani – e il numero di “megalopoli” con popolazioni superiori a 10 milioni di persone, aumenterà da 43 a 51 entro lo stesso periodo (studio Nazioni Unite). Uno scenario che moltiplicherà la domanda di trasporto, pubblico o privato, chiamando le amministrazioni a fronteggiare in maniera crescente le nuove sfide.

Non a caso Visa e Planeta Informatica annunciano il lancio di Visa Secure Access, tecnologia che rende il passaggio contactless per pagare ai tornelli più veloce, facile e conveniente per gli operatori di trasporto pubblico permettendo loro di offrire agli utenti la possibilità di pagare con una carta contactless, un telefono o un dispositivo wearable, senza le spese e i requisiti tecnici per sostituire i tornelli o l’hardware del terminale. Metro Rio sarà il primo operatore a lanciare pagamenti contactless utilizzando il modulo a fine aprile .

Nel dettaglio, secondo il report il 46% dei consumatori a livello globale ha visto aumentare i tempi di pendolarismo mentre la metà è frustrata dall’esperienza nell’uso dei trasporti pubblici. Un terzo degli intervistati (il 37%) si aspetta che il tempo del pendolarismo aumenti nei prossimi cinque anni.

Gli attuali sistemi di pagamento non soddisfano: come emerge dal report, se fosse più facile pagare per il trasporto pubblico, l’uso medio aumenterebbe del 27%. Ancora, il 47% afferma che la necessità di biglietti diversi per le diverse modalità di viaggio è un problema, e il 41% ha dichiarato che i servizi “cash only” sono una noia.

L’auto personale rimane la migliore modalità di trasporto sia per il pendolarismo (60%) sia per i viaggi personali (61%). L’aspetto più problematico è la ricerca del parcheggio, citato dal 64% degli intervistati, seguito dal rischio di ottenere una multa se il parcheggio è più a lungo del previsto (44%). Il 35% vorrebbe un’app che riconosca la posizione in cui sta tentando di effettuare il rifornimento e permettesse il pagamento.

Riguardo al trasporto pubblico, meno della metà delle persone intervistate lo utilizza per andare al lavoro, a scuola o all’università (44%), e il numero sale al 54% nel caso di viaggi personali e attività di intrattenimento.

“Il futuro successo delle nostre città si intreccia – e fa affidamento – sul futuro dei trasporti e della mobilità – dice Mike Lemberger, SVP, Product Solutions Europe, Visa -. Visa e i nostri partner hanno un ruolo importante da svolgere, sia nel semplificare l’esperienza di pagamento per milioni di pendolari in tutto il mondo, sia nel sostenere il trasporto pubblico nella ricerca di soluzioni di trasporto sostenibili e convenienti che migliorino la vita delle persone che le utilizzano”.

“Quando si guarda al panorama tecnologico, esistono già molti prodotti che potrebbero facilmente risolvere le frustrazioni quotidiane dei pendolari – spiega Herman Donner, PhD e Postdoctoral Researcher della Stanford University, co-autore del rapporto -. Tuttavia, queste soluzioni non dovrebbero essere sviluppate separatamente. Un’importante sfida consiste quindi nell’individuare in primo luogo le tecnologie che forniscono prodotti idonei per il mercato, gestendone poi l’attuazione in collaborazione con un’ampia gamma di parti interessate, compresi fornitori di mobilità, società tecnologiche, proprietari di infrastrutture e agenzie di trasporto pubblico. Dalle nostre ricerche, riteniamo che molti di questi piccoli cambiamenti incrementali possono potenzialmente fare la differenza nei viaggi quotidiani della gente, sia che servano a trovare parcheggio, sia che servano a ottenere il prezzo migliore per rifornire la propria auto o pianificare il viaggio con i mezzi pubblici”.

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