“Il decreto Crescita 2.0 sarà legge prima delle elezioni e con esso anche i decreti attuativi”. Lo ha assicurato il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, intervenendo all’evento Vodafone “Acceleriamo le Startup: l’impresa a sostegno delle idee”.
Sul versante start up Passera ha chiarito che una quota maggiore del previsto del Fondo italiano investimenti sarà destinata alle start up. “Queste risorse, meglio note come Fondo dei fondi (non presenti nel decreto Crescita 2.0 ndr) non hanno bisogno di una legge ad hoc per essere attivate – ha sottolineato Passera – Serve solo la formalizzazione di un accordo con la Cassa Depositi e Prestiti a cui il ministero, in qualità di azionista, ha già detto sì. Quindi per me è cosa fatta”. Si tratta – secondo i numeri dati dal Mise – di circa 50-100 milioni da destinare ala nascita di nuove imprese innovative a cui si aggiungono le risorse provenienti dal credito di imposta per l’assunzione di personale altamente qualificato.
Sul crowdfunding, invece, il ministro ha sottolineato che bisogna “mettersi d’accordo con Consob per difendere il retail”. Secondo Passera infatti “è sbagliato un crowdfunding troppo aperto che non difenda il retail da operazioni che non sia in grado di controllare”.
In merito alla possibilità che un futuro governo possa abbandonare le iniziative innovative messe in campo da questo esecutivo, Passera ha ricordato che “viviamo in un mondo dove l’opinione pubblica molto può fare per fare pressione. Per questo non riesco a immaginare nessun governo o politico che vada contro il buon senso e le aziende, ma non si può mai sapere. Bisogna vigilare tutti insieme”.
Riguardo ai recenti casi di presunta evasione fiscale degli over the top, il ministro ha ironizzato: “C’è’ tanta gente che fa lezione ogni giorno a tutti e poi viene fuori che non paga le tasse”. “Gli staremo addosso – ha precisato – Lo abbiamo già fatto in settori dove l’evasione era al limite. Certo, in questo comparto è difficile perchè sono veramente ‘bravi’ anche se mi costa chiamare ‘bravo’ chi evade le tasse”.