L’emendamento del Governo al Ddl di Bilancio con la manovra all’esame del Senato riscrive la disciplina del patent box contenuta nel Dl fisco appena approvato in via definitiva dalla Camera. Le nuove misure, riepilogate nella relazione tecnica, prevedono l’incremento della maggiorazione dal 90% al 110%; escludono dall’ambito dei beni agevolabili i marchi d’impresa, limitando quindi l’ambito della norma ai beni oggetto di brevetto o comunque giuridicamente tutelati; ridisegnano il regime transitorio; eliminano il divieto di cumulo tra l’agevolazione del “patent box” ed il credito d’imposta in ricerca e sviluppo.
Si prevede che la maggiorazione del 110% possa essere applicata ad alcune spese a decorrere dal periodo di imposta in cui l’immobilizzazione immateriale ottiene un titolo di privativa industriale, fino ad un massimo di otto anni d’imposta antecedenti a quello in cui si ottiene il titolo. Viene, quindi, introdotto un meccanismo di recapture, su base ottennale, che consente di recuperare il beneficio non utilizzato esclusivamente in relazione alle spese di ricerca e sviluppo che, ex post, hanno dato vita a un bene immateriale.
La novità non convince Fratelli d’Italia. “Viene eliminato il know-how, che costituisce il 90/95% della proprietà intellettuale delle aziende italiane. Si fa davvero un danno grave al Paese – spiega Federico Mollicone, deputato Fdi e responsabile innovazione – Annunciamo già da oggi dei subemendamenti. Abbiamo già portato avanti una battaglia dove abbiamo presentato emendamenti al dl fisco e un odg approvato, volto alla revisione della normativa. La cancellazione di fatto della misura per lo sfruttamento di beni derivanti da proprietà intellettuale danneggia la possibilità di pianificazione delle aziende e allontana gli investimenti esteri, è una misura che crea occupazione e premia le imprese migliori”.
Di tutt’altra opinione Forza Italia. “Sul patent box il governo recepisce in pieno le osservazioni e le proposte di Forza Italia. Siamo molto soddisfatti di aver inserito in legge di bilancio una misura molto apprezzata dalle imprese italiane a tutela del nostro saper fare. L’incentivo sale dal 90 al 110% delle spese sostenute per lo sviluppo di brevetti nel campo industriale, commerciale o scientifico – dicono in una nota i senatori di Forza Italia Dario Damiani, Massimo Ferro, Fiammetta Modena e Antonio Saccone, componenti della commissione bilancio al Senato – In questo modo viene ampliata la quota dei redditi derivanti dall’utilizzo di questi beni immateriali che non concorre a formare il reddito complessivo dell’impresa. Per Forza Italia si tratta di uno strumento di politica industriale indispensabile per colmare una lacuna di competitività che offre nuove opportunità di crescita per le aziende e per il Paese. Con questa agevolazione fiscale le imprese potranno tornare a investire anche in asset strategici ‘intangibili’, nel nostro know how, in perfetta linea e coerenza con il piano Next generation Eu”.
Rifinanziato il bonus tv
L’emendamento del governo rifinanzia con 68 milioni di euro per il 2022 il bonus per l’acquisto di televisori e decoder con la rottamazione di vecchi apparecchi non idonei allo standard Dvbt-2. La norma stabilisce che gli ultra 70enni con pensione inferiore ai 20mila euro annui possano ricevere il decoder direttamente a domicilio.
La misura, si legge nella relazione tecnica, rientra nelle attività ”finalizzate ad agevolare l’inclusione degli utenti in divario digitale, attraverso offerte volte a garantire l’accesso universale ai servizi e gestire le istanze amministrative presentate dai cittadini”.
I tempi per la votazione però si allungano Dalla tempistica definita oggi a Palazzo Madama, la Commissione Bilancio dovrebbe iniziare i lavori domenica pomeriggio per proseguire in seduta notturna ma è già prevista una ulteriore seduta lunedì mattina.