gli impegni

Patto europeo per l’AI: fra gli oltre 100 firmatari anche Tim



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Adesioni da parte di big company e pmi: dall’IT alle Tlc, dalla sanità alle banche, dall’automotive all’aeronautica. È il primo step per applicare i principi del Regolamento sull’AI prima della sua entrata in vigore e migliorare il coinvolgimento di tutti gli stakeholder. Determinante la mappatura dei sistemi ad alto rischio

Pubblicato il 26 set 2024



intelligenza artificiale, AI

Sono oltre un centinaio le aziende che hanno già firmato il Patto Ue sull’intelligenza artificiale e dei suoi impegni volontari. Lo ha annunciato la stessa Commissione europea, precisando che tra i firmatari (qui la lista completa) figurano multinazionali e piccole e medie imprese europee di diversi settori, tra cui informatica, telecomunicazioni, sanità, banche, industria automobilistica e aeronautica. Per l’Italia, in particolare, spicca Tim.

L’ambito d’azione del Patto per l’AI

Il Patto promuove e sostiene le iniziative dei diversi settori industriali volte ad applicare i principi della legge sull’intelligenza artificiale prima della sua entrata in vigore e rafforza l’impegno tra l’Ufficio dell’Ue per l’intelligenza artificiale e tutte le parti interessate, tra cui il comparto economico, la società civile e il mondo accademico.

Sono tre gli ambiti di azione fondamentali a cui sono chiamati tutti i soggetti coinvolti:

  • Strategia di governance dell’AI per promuovere l’adozione della tecnologia nell’organizzazione e lavorare per la futura conformità alla legge sull’AI.
  • Mappatura dei sistemi di AI ad alto rischio nell’ottica di identificare i sistemi che potrebbero essere classificati come ad alto rischio ai sensi della legge sull’AI.
  • Alfabetizzazione e consapevolezza dell’AI tra il personale, garantendo uno sviluppo etico e responsabile della tecnologia.

Oltre a queste missioni fondamentali, più della metà dei firmatari si è impegnata a rispettare ulteriori impegni, tra cui garantire la supervisione umana, mitigare i rischi ed etichettare in modo trasparente alcuni tipi di contenuti generati dall’AI, come i deepfake. Le aziende possono aderire al Patto per l’AI e impegnarsi a rispettare gli impegni principali e quelli aggiuntivi in qualsiasi momento fino alla piena applicazione dell’AI Act.

Rafforzare la leadership dell’Ue nell’innovazione dell’AI

In parallelo al sostegno a questo tipo di iniziative, la Commissione sta agendo per promuovere l’innovazione dell’Ue nel campo dell’AI. Il programma AI Factories, lanciato lo scorso10 settembre, fornirà per esempio alle imprese e in particolare alle startup uno sportello unico per trovare strumenti e competenze utili a innovare e sviluppare l’AI, compresi i dati, i talenti e la potenza di calcolo. AI Factories sosterrà inoltre lo sviluppo e la convalida di applicazioni industriali e scientifiche dell’AI in settori chiave europei come la sanità, l’energia, l’industria automobilistica e dei trasporti, la difesa e l’aerospazio, la robotica e la produzione, l’industria pulita e l’agroalimentare.

L’iniziativa AI Factories costituisce uno dei punti salienti del pacchetto di innovazione sull’AI presentato dalla Commissione a gennaio, insieme a misure di sostegno al capitale di rischio e al capitale azionario, alla realizzazione di spazi di dati comuni europei, all’iniziativa GenAI4Eu e alla Large AI Grand Challenge, che tra le altre cose offre alle startup un sostegno finanziario e l’accesso ai supercomputer dell’Ue La Commissione istituirà inoltre un Consiglio europeo per la ricerca sull’AI per sfruttare il potenziale dei dati e la Strategia per l’applicazione dell’AI per promuovere nuovi usi industriali dell’AI.

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