Organizzare corsi di formazione e laboratori congiunti per sensibilizzare i rappresentanti delle autorità, dell’industria di Internet e della società civile contro la propaganda del terrorismo via web.
È quanto deciso ieri nel corso di una cena in Lussemburgo fra i ministri degli Interni dei 28 Paesi Ue, funzionari della Commissione europea e rappresentanti delle principali società statunitensi di internet, fra cui Google, Facebook, Twitter e Microsoft. Lo rendono noto in un comunicato congiunto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e il commissario Ue agli Affari interni, Cecilia Malmström.
La cena è stata organizzata ”in un momento in cui stanno aumentando gli sforzi propagandistici in rete rivolti al pubblico occidentale delle organizzazioni terroristiche che operano in Iraq e Siria” si spiega nel comunicato.
I partecipanti alla cena hanno discusso in particolare delle sfide poste dall’uso di Internet da parte dei terroristi, delle risposte possibili e degli strumenti e delle tecniche che permettono di reagire alle attività terroristiche sul web.
Sono “circa 3.000” i jihadisti europei partiti alla volta di Siria e Iraq, stando a quanto precisato il mese scorso dal coordinatore europeo per la lotta al terrorismo, Gilles de Kerchove. Internet può essere uno strumento utilizzabile a loro vantaggio ma, allo stesso tempo, può diventare un’arma per far capire agli internauti l’estrema pericolosità di queste organizzazioni terroristiche.