Telecom Italia punta a cablare tutta Italia con un investimento particolare per le regioni del Sud: oltre 1 miliardo. Un impegno notevole descritto dall’amministratore delegato del gruppo, Marco Patuano in un’intervista al Messaggero, in vista della presentazione del nuovo piano industriale il 19 febbraio. “Vogliamo cablare tutta l’Italia – spiega – con la banda ultralarga e partiremo dal Centro-Sud con un investimento che supera il miliardo. L’obiettivo è modernizzare il paese, creare occupazio-ne, sviluppare una infrastruttura strategica per l’economia”.
L’Ad ha chiarito come Telecom abbia “vinto i bandi per lo sviluppo e la diffusione dell’ultrabroadband in Calabria, Basilicata, Molise, Puglia, Lazio, Sicilia e Campania. Si tratta di progetti cofinanziati con fondi europei (il Fondo europeo di sviluppo regionale, ndr) e nazionali. Telecom investirà complessivamente oltre un miliardo. Circa 550 milioni per realizzare le infrastrutture (scavi e fibra spenta) e altri 230 milioni per dare il servizio a banda ultralarga a velocità fra 30 e 100 mega”. Inoltre “a queste risorse si aggiungono 300 milioni d’investimenti nelle sette regioni sono sovvenzionati che saranno effettuati nello stesso periodo”.
“Si tratta di investimenti che saranno operativi in tempi brevissimi. L’operazione – aggiunge – sarà chiusa entro metà 2016. La prima regione a essere ultimata sarà la Campania: entro fine d’anno”. Con questo piano e con le nuove regole introdotte dal Jobs act, Telecom assumerà oltre 4mila lavoratori.
Patuano focalizza l’attenzione anche sul listino Agcom sui prezzi all’ingrosso. “Le prime indicazioni che arrivano dall’Autorità relativamente ai listini per gli anni 2014-2017 effettivamente sono preoccupanti per il futuro sviluppo della fibra – sottolinea – C’è bisogno di un coordinamento tra le varie istituzioni del paese sulla politica industriale in materia di sviluppo della banda ultralarga”.
Quanto al prossimo piano industriale che dvrebbe essere presentato il prossimo 19 febbraio Patuano spiega: “non posso anticipare il piano industriale che verrà presentato nei prossimi giorni, ma il gruppo presenterà un livello di indebitamento significativamente più basso che ci permette di recuperare una visione industriale di lungo termine. E questo vale sia per l’Italia che per il Brasile”.