Sviluppo di servizi smart, fibra ottica a servizio della propria infrastruttura, più forza ai canali digitali nella commercializzazione dei servizi. Questi alcuni dei capisaldi innovativi del piano industriale 2019-2022 di Acea – approvato dal cda presieduto da presieduto da Michaela Castelli – in un contesto di transizione energetica con progetti di sviluppo che abilitano la decarbonizzazione del sistema e puntano a un approccio “dinamico e sostenibile”.
La multiservizi di Roma Capitale che si occupa della gestione e dello sviluppo di reti e servizi nei settori acqua, energia e ambiente, alza la posta annunciando investimenti per 4 miliardi di euro entro il 2022, 900 milioni di euro in più rispetto a quanto previsto dal vecchio piano. Saranno i “più alti di sempre”, ha annunciato l’amministratore delegato, Stefano Donnarumma.
Prevista una forte accelerazione sulla creazione di valore per il gruppo. Obiettivo un Ebitda al 2022 pari a 1,3 mld in crescita del 36% rispetto al 2018. Prevista anche una politica di dividendi più generosa del passato. In particolare la società stima un dividendo minimo di 75 centesimi per azione nel 2019. Complessivamente, nel periodo 2018-2022 saranno erogate cedole per 800 milioni di euro, “in crescita di 100 milioni di euro rispetto al piano precedente”, viene sottolineato in una nota.
“I nostri pilastri strategici – ha proseguito l’Ad – rimangono gli stessi del piano precedente, ma ora intendiamo puntare con sempre maggiore forza su cinque specifiche azioni: accelerare la crescita (Grow), sviluppare e diversificare il portafoglio di business (Reshape), focalizzarsi sull’innovazione dei processi industriali (Innovate), orientarsi al risultato (Deliver) e ad un approccio dinamico e sostenibile (Smart). Questi elementi sono insiti nell’acronimo Grids e rappresentano un’evoluzione del percorso iniziato due anni fa”.
La spinta su qualità ed efficienza del servizio sarà assicurata dall’installazione di smart water meter, riduzione delle perdite di rete, la razionalizzazione degli impianti di depurazione e automazione degli stessi, la distrettualizzazione della rete.
Sul fronte transizione energetica e decarbonizzazione del sistema le iniziative che il Gruppo intende perseguire sono legate all’evoluzione tecnologica della rete, con l’installazione di smart meter di seconda generazione, a maggiori investimenti destinati alla resilienza della rete, alla posa della fibra ottica a servizio della propria infrastruttura e all’automazione avanzata della rete.
In ambito commerciale l’obiettivo è generare 154 al 2022 (in linea rispetto al Piano precedente) con un Cagr 2018-2022 del 19,3% e con il raggiungimento di 1,7 milioni di clienti al 2022 nel mercato libero, +30% rispetto all’attuale customer base.
Le azioni si concentreranno principalmente su una maggiore spinta commerciale anche facendo leva sui canali digitali e l’ottimizzazione dei processi operativi, con conseguente riduzione del ”Cost To Serve” e del “Cost To Credit” rispetto alla situazione attuale.
Inoltre ulteriore valore sarà generato dallo sviluppo di servizi smart (smart meters, assicurazioni, sistemi termici domestici). “Tale crescita – scrive l’azienda – avverrà in un contesto commerciale reso più competitivo e sfidante dalla piena liberalizzazione del mercato elettrico a partire dal 2020 che costituirà un’opportunità per crescere e consolidare il posizionamento di Acea nel settore”.
Inoltre sul fronte della produzione energetica green, Acea intende rafforzarsi sviluppando un portafoglio di almeno 150MW di fotovoltaico attraverso la realizzazione di nuovi impianti e acquisizioni dal mercato secondario. Infine, il capitolo rifiuti con il gruppo che si appresta a raggiungere 2,2 mln di tonnellate trattate nel 2022 (+1 mln rispetto al 2018). Lo sviluppo di Acea si concentrerà nel rafforzamento del ciclo del trattamento dei rifiuti, in coerenza con gli obiettivi di sviluppo di un’economia circolare, in particolare permettendo al gruppo di entrare come operatore di rilievo nel trattamento e nel riciclo della carta e della plastica.