Il 15 giugno, nell’ambito del "Celebration of Service"
di Ibm, evento internazionale della durata di un intero anno, più
di 300mila dipendenti di oltre 120 Paesi saranno in servizio
volontario in tutto il mondo, presso associazioni di varia natura,
donando competenze professionali per lo sviluppo di oltre 5.000
progetti globali a carattere sociale.
La data coincide con l’ultimo giorno del primo secolo di vita
dell’azienda – Ibm fu infatti fondata il 16 giugno 1911 – ed è
tappa di un percorso che, a partire dal gennaio di quest’anno, ha
già superato la cifra di due milioni di ore di volontariato su
scala mondiale. Cifra che sale a 13 milioni se si tiene conto degli
ultimi otto anni.
“Per commemorare i primi 100 anni di vita – spiega Stanley S.
Litow, Vice President, Corporate Citizenship di Ibm – l’azienda
mette a disposizione il talento dei suoi collaboratori per portare
un contributo concreto nelle comunità in cui viviamo e
lavoriamo”.
“Con i colleghi, i nostri partner, ex dipendenti in pensione e le
loro famiglie – aggiunge Litow – siamo convinti di poter
contribuire a risolvere problemi critici e a costruire un pianeta
più intelligente”.
All’attività di volontariato prendono parte dipendenti di tutti
i livelli e tipo di professionalità, abbracciando un ampio novero
di contesti. Per esempio, Samuel J. Palmisano, Chairman e Ceo di
Ibm Corporation, terrà una lezione di scienza e matematica agli
studenti delle scuole medie nella città natale, Baltimora,
portando in classe il caso di Watson, il sistema di calcolo che ha
battuto gli umani al popolare quiz televisivo Jeopardy!
Nel New Jersey, 100 collaboratori di Ibm si riuniranno per
sostenere il sindaco di Newark, Cory Booker, il Chief Service
Officer della città e le scuole pubbliche, attraverso attività
all’interno e all’esterno delle classi, per insegnare come
divertirsi con la matematica e la scienza. E ancora, in diversi
luoghi dell’India, i dipendenti locali ospiteranno fiere della
scienza, per promuoverne e dimostrarne l’importanza, coinvolgendo
più di 1.000 alunni.
Non mancano casi di collaborazione con i clienti: Ibm e Citigroup,
ecco un esempio, sono alleati per migliorare l’alfabetizzazione e
la conoscenza della tecnologia. In Messico, con The Hunger Project,
le aziende sfruttano un progetto Ibm, il Reading Companion, per
ridurre il livello di analfabetismo tra la popolazione indigena e
migliorare così la sua qualità della vita.
Nel nostro Paese, sempre il 15 giugno, sono previste attività in
Lombardia e a Genova, Roma e Napoli.
Al San Gerardo di Monza e al Policlinico di San Donato Milanese, 20
dipendenti coinvolgeranno i bambini lungodegenti dei reparti di
pediatria con attività di robotica, legata all’iniziativa
‘Missione su Marte” che da quattro anni viene portata nelle
scuole italiane.
A quella dell’Infanzia di Soresina, nel cremonese, sarà invece
proiettato un cartone animato, disponibile anche in una versione
per la scuola primaria, dedicato al tema della sostenibilità
ambientale.
Mentre al Liceo Classico Augusto di Roma, l’11 giugno si è già
tenuta una presentazione su Watson in occasione della giornata
conclusiva dell’anno scolastico, oggi verrà presentato il
progetto “Integration for a Smarter World”, software realizzato
da un team del laboratorio Ibm Tivoli a favore dell’integrazione
nelle scuole primarie.
E se a Genova, presso la Biblioteca De Amicis, alcuni volontari IBM
hanno reso possibile la donazione di postazioni multimediali per
l’apertura di uno spazio multimediale all’interno della
struttura, con due postazioni Young Explorer – a Napoli, i
volontari IBM e la onlus L’Altra Napoli illustreranno invece le
attività legate al doposcuola dei ragazzi del Rione Sanità.