Agenda dimenticata, Agenda da tenere bene a mente pena danni irreversibili per l’Italia. Parlerà di questo- di un’emergenza e di un auspicio- un’iniziativa partita questa settimana su Agendadigitale.eu, il sito del Corriere delle Comunicazioni dedicato all’Agenda Digitale.
Lo spunto iniziale è un recente editoriale del Direttore Gildo Campesato (“Agenda Dimenticata”), che ha voluto cogliere un problema sul nascere: la politica sembra distratta sui temi Ict, il programma di riforme appare impantanato (o procede a rallentatore), eppure è proprio da qui, da questo settore, che può cambiare l’Italia. Proprio quel cambiamento radicale che molta parte della società e dell’industria invoca (e a cui la politica spesso si limita solo ad ammiccare) è favorito, a 360 gradi, dalla rivoluzione digitale.
Col nostro osservatorio vogliamo contribuire a puntare i riflettori sull’Agenda: a sprone della politica, a memento per tutti coloro che possono occuparsene. L’iniziativa sarà un avvicendarsi di voci autorevoli, sotto il tag “Agenda Dimenticata?”: accademici, esperti, addetti ai lavori, politici. Quel parterre di protagonisti che il sito Agendadigitale.eu ha voluto fin dagli inizi come anima ispiratrice.
C’è chi, come Guido Scorza e Cristiano Radaelli, punteranno l’attenzione su tutti i decreti attuativi annunciati e ancora pendenti, in ritardo. Altri, come Francesco Sacco (Bocconi) che argomenta i motivi per cui l’Ict è lo strumento migliore per tutti i grandi problemi italiani. A certe condizioni, però.
Ma sono attese anche le voci di tecnici di governo che già in passato sono apparse sul sito, a puntualizzare sul lavoro fatto e da fare. E’ un’iniziativa aperta a chiunque voglia analizzare la scena: fateci avere la vostra, a questo indirizzo e-mail.