Le nuove tecnologie e il digitale devono essere messe al servizio di una sanità che metta l’uomo al centro dell’attenzione, di nuovi sistemi che puntino alla sostenibilità ambientale e di modelli di business rinnovati che mettano al centro la crescita e il benessere dell’intera umanità, e non soltanto delle fasce più ricche della popolazione.
Sono questi i capisaldi della quarta rivoluzione industriale secondo la lettura che Philips ha presentato al world economic forum di Davos. L’obiettivo è superare l’attuale concezione dell’healthcare: “Ogni anno – spiega l’azienda – oltre 275 milioni pazienti sono monitorati attraverso macchinari e soluzioni Philips. Questa consolidata esperienza permette di individuare il mondo digitale come fattore abilitante della nuova trasformazione del mondo della salute”, con modelli informativi collaborativi che coinvolgano professionisti e pazienti.
Quanto alla sostenibilità, nella ricetta di Philips, al di là dell’impegno mondiale per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, sarà utile un approccio sistematico di risparmio energetico, attraverso l’utilizzo di lampadine Led (adottare le nuove tecnologie su scala globale potrebbe portare a ridurre di un terzo entro il 2030 la bolletta energetica delle famiglie). In questo campo l’azienda ha realizzato ad Amsterdam “The Edge”, il primo building di uffici al mondo equipaggiato con il sistema di illuminazione connessa che permette un processo decisionale più consapevole con alti livelli di efficienza energetica e operativa.
“Philips – conclude la nota – si è posta l’obiettivo di migliorare la vita di 3 miliardi di persone ogni anno entro il 2025 e di rendere il mondo più sano e sostenibile attraverso l’innovazione”. Tre gli step individuati: mettere in atto nuovi modelli di business sulla base di valori condivisi, sviluppare nuovi e sostenibili meccanismi di finanziamento per l’assistenza sanitaria e investire a livello locale per promuovere l’innovazione.