TELECOM ITALIA

Piano banda larga, Patuano: “Pronti a discutere con il governo”

L’Ad di Telecom Italia: “Quello che si sta immaginando è il potenziamento di quanto si fa già con Infratel”. E ricorda l’impegno della compagnia nello sviluppo infrastrutturale del Paese: “Sul piatto 2,5 miliardi. Risorse destinate ad aumentare”

Pubblicato il 02 Dic 2014

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“La strategia del Governo è molto interessante, quello che si sta immaginando è il potenziamento di quanto si fa già con Infratel. Lo ha dichiarato l’Ad di Telecom Italia, Marco Patuano, a margine di un convegno Asati interpellato sul piano del Governo sulla banda larga. “Andremo ad incontrare una rappresentanza del Ministero dello Sviluppo Economico per approfondire il tema”, ha riferito il manager.

Restando sull’azione del governo, il manaher ha sottolineato che “lo Sblocca Italia è stato un passo importante”.

Telecom Italia “investe 3 miliardi di euro l’anno, di cui 2,5 miliardi in infrastrutture e questi valori nel prossimo futuro aumenteranno”, ha ricordato Patuano. “Le nuove frontiere dello sviluppo infrastrutturale” e, nel sottolineare gli investimenti di Telecom per le infrastrutture e la rete, lancia un invito rivolto a quanti “accusano la società di voler tornare ad essere monopolista. Di fronte al fatto che vogliamo aumentare gli investimenti ci accusano di voler tornare ad essere monopolisti. Rivolgo un invito a chi lo dice: invece di accusarci sui giornali, ci mettano un po’ di soldini”.

Dietro il discorso di Patuano le polemiche scaturite dopo la dimostrazione di interesse della compagnia ad acquisire la quota di Metroweb detenuta da F2i.

Quota che però nonche sottolineano come la priorità dell’Ad del fondo infrastrutturale, Renato Ravanelli, è quella di conoscere e analizzare i piani industriali che verranno presentati da parte dei soggetti che hanno avanzato delle espressioni di interesse per la quota della società della banda larga. Solo dopo questo screening il management di F2i farà una proposta al Cda e valuterà il da farsi.

In particolare una fonte sottolinea come la questione Metroweb non sarà oggetto di discussione delle prossime riunioni del Cda di F2i. “I tempi – ha spiegato – sono più lunghi di come il can-can mediatico di questi giorni ha fatto immaginare”, sottolineando comunque il “grande attivismo” che si sta creando intorno allo sviluppo della banda larga che è un tema su cui il governo sta spingendo molto.

Tra i soggetti interessati a rilevare il 53,8% di Metroweb, ci sono Vodafone e Telecom Italia che nei giorni scorsi hanno inviato un’espressione di interesse al Cda del fondo infrastrutturale. Una documentazione che, da quanto si apprende, non contiene alcuna indicazione di prezzo nè strategie industriali.

Per quanto riguarda il Brasile, Patuano ha assicurato che Telecom Italia non farà il passp più lungo della gamba. “Non abbiamo fretta – ha ribadito Patuano – e non faremo il passo più lungo della gamba”. Sul tema del consolidamento in Brasile “in consiglio c’è un ambiente costruttivo dove ognuno ha le sue idee ma non c’e’ un dibattito per difendere le posizioni pre costituite”.

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